Siglato l’accordo tra Comune di Brescia e le due università bresciane, l’Università degli studi di Brescia e la sede bresciana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con cui i due atenei si impegnano a mettere a disposizione perizia e risorse per pensare a una Brescia sempre più smart-city, in cui tecnologia, innovazione e sostenibilità vadano a sostegno del tessuto economico, culturale e sociale della città.
Nel primo pomeriggio del 15 dicembre i rappresentanti dei tre enti – il prorettore della Cattolica Mario Taccolini, la prorettrice della statale Maria Grazia Speranza e la vicesindaco Laura Castelletti – si sono riuniti a Palazzo Loggia per firmare il protocollo che racchiude la volontà di lavorare fianco a fianco per pensare disegnare la città e la provincia del futuro, coinvolgendo anche altri attori e realtà territoriali.
Brescia2030, questa la denominazione del protocollo – è infatti un percorso di co-progettazione per una visione condivisa di sviluppo del territorio di Brescia promosso dal Comune e dalle Università.
Queste ultime hanno individuato il metodo di lavoro e i docenti coordinatori, formulando e coordinando un percorso di co-progettazione in linea con la propria mission istituzionale nonché con il proprio ruolo di leader dell’innovazione all’interno del sistema-territorio di Brescia e provincia, con l’obiettivo di elaborare il piano operativo di sviluppo e innovazione urbana e metropolitana.
Nel concreto ci si focalizzerà su quattro diverse aree di lavoro: Salute e Benessere, Formazione e Istruzione, Cultura e Turismo, Industria e Impresa, analizzate anche in un’ottica che mira alla sostenibilità, all’internazionalizzazione, alla mobilità, alla diminuzione della fragilità sociale e a un’immigrazione sostenibile.
Il percorso di co-progettazione Brescia 2030, iniziato lo scorso 8 marzo, ha coinvolto oltre 50 realtà portatrici di interesse per la città e la provincia in uno sforzo di immaginazione e progettualità per il territorio aree.
In questo senso i laboratori relativi ad ogni area tematica hanno immaginato progetti cantierabili, misurabili, capaci di incidere su un progresso territoriale sociale ed economico, che verranno raccontati in un documento di sintesi che verrà pubblicato entro i primi mesi del 2018 e che rappresenterà una sorta “mappa” su cui si svilupperanno progetti e azioni.