È scomparso a Milano nella notte tra l’1 e il 2 settembre l’intellettuale e critico d’arte Philippe Daverio. Personaggio eclettico e grande divulgatore di arte, era noto al grande pubblico per la conduzione del programma Passepartout andato in onda per molti anni su Rai3. Nel 2014 Daverio è stato ospite dell’Università Cattolica per partecipare a un ciclo di incontri organizzato da Andrea Kerbaker, docente di Istituzioni e politiche culturali nella facoltà di Lettere e filosofia, sull’arte del collezionare. Pubblichiamo alcuni stralci della sua lezione agli studenti.
IL COLLEZIONISMO È L’INTIMO MOTORE DELL’UMANITÀ
di Giuseppe Origo
Quando le leggi dell’economia vanno a declinarsi nel cosmo delle arti avviene uno strano fenomeno trasfigurativo: di fatto «mentre tendenzialmente sul mercato è la domanda a stimolare l'offerta qui avviene l'esatto contrario e a dettare le regole del gioco è solitamente l'offerta», spiega Philippe Daverio agli studenti che hanno tanto atteso la sua lezione sul collezionismo.
In tempi non troppo remoti ogni ricco borghese voleva un quadro di Bernard Buffet, status symbol artistico di allora, che all’epoca valeva come circa 40 disegni di Klimt mentre oggi, anche senza bisogno di analizzare le ultime quotazioni dei due artisti e anche solo semplicemente basandosi su supposizioni quasi automatiche è facile rendersi conto di come questo rapporto valoriale si sia più che invertito. La tendenza al collezionismo è da sempre presente, anche se spesso latente, nell’uomo e «ogni società - annota il critico - è facilmente identificabile sulla base delle passioni collezionistiche che la contraddistinguono».
Uno degli artisti più straordinari del ventesimo secolo è Giorgio Morandi: basta un suo quadro per togliere il respiro ma non esistono al mondo collezionisti che abbiano “un solo Morandi”. «Qual è la ragione che spinge ad avere 40 o 120 suoi quadri? Morandi è come una ciliegia e una tira l'altra e nel contempo la sua arte è un qualcosa che presenta ma senza mai dare, come una bella donna che vive nel vezzo del lascivo occhiolino senza poi concedersi mai». Traslato passivamente nel mondo del collezionista ne è perfetta rappresentazione: colui che possiede infinitamente ma in realtà senza mai Avere pienamente.
Bookcity 2017 - presentazione del libro "Ritorno ai classici" in Università Cattolica
con Antonietta Porro, Philippe Daverio, Aldo Grasso e Roberto Righetto.