Venticinque studenti della Michigan State University sono approdati a Piacenza nell’ambito di un tour europeo all’insegna del diritto alimentare, che li ha portati da Londra a Roma, passando per la sede piacentina dell’Università Cattolica. Il gruppo del College of Agriculture and Natural Resources, guidato dalla professoressa Ronda Crakel e dalla dottoressa Cathy Weir, è giunto in Italia per approfondire la conoscenza di questa particolare materia, che vede Piacenza fra i centri più attivi a livello europeo.
Dopo un saluto di benvenuto del preside della facoltà di Agraria, Lorenzo Morelli, gli studenti hanno potuto toccare con mano le principali novità dell’EXPO 2015, grazie agli interventi della Marina Geri di Accenture e di Marisa Mandracchia di Cargill Italia. La mattinata è poi seguita con un confronto con gli studenti della Scuola di dottorato Agrisystem, che hanno presentato ai colleghi americani i propri progetti di ricerca. L’incontro era stato preceduto da intensi contatti “virtuali” fra gli studenti della Michigan State University e della Cattolica protrattisi per diversi mesi, anche grazie al blog di Expolab e alla creazione di un gruppo di Facebook.
In serata il gruppo ha partecipato insieme ai dottorandi ad un meeting con i dirigenti di diversi gruppi alimentari di rilievo internazionale e funzionari governativi di stati extraeuropei, impegnati in questi giorni a Cremona in una Scuola estiva promossa dalla Cattolica con l’Associazione nazionale Medici veterinari. L’incontro ha rappresentato un’occasione per i giovani studenti di venire a contatto con professionisti del settore alimentare e di apprezzare le principali caratteristiche del comparto agroalimentare italiano. Non sono mancate occasioni per gli studenti americani di gustare le principali specialità gastronomiche emiliane con la visita alle Cantine Bonelli e all’Azienda Agricola Bertinelli. L’accoglienza riservata agli studenti americani è stata particolarmente apprezzata: alcuni studenti statunitensi hanno confessato di nutrire l’intenzione di tornare in Italia quanto prima per continuare il proprio percorso formativo presso la Cattolica.