Un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un luogo storico che non ci si aspetterebbe, a pochi chilometri da Milano, a ridosso delle prime colline bergamasche. Il territorio del Lemine, nella pianura collinare che dalla Valle Imagna porta fino a Bergamo, sarà il cuore della Summer School “Leggere il Romanico”, che prenderà il via il prossimo 30 agosto. Seconda tra le opportunità estive della Cattolica nell’area storico-artistica e della valorizzazione dei beni culturali, l’iniziativa, come spiega il direttore scientifico Marco Sannazaro (nella foto qui sotto), School «fornisce gli strumenti utili alla comprensione dell’architettura romanica, introducendo alle metodologie che consentono di coglierne le caratteristiche specifiche e quindi di accostarsi a tali monumenti in maniera più consapevole».
Perché una Summer School sul Romanico? «L’età romanica, la grande fioritura architettonica dell’XI-XII secolo, ci ha lasciato tante testimonianze significative; non solo importanti complessi cattedrali e monastici urbani, ma anche edifici religiosi apparentemente più modesti, sparsi nelle campagne. Chiese, campanili, chiostri riconducibili al Romanico, ma anche testimonianze di edilizia civile di quell’epoca (castelli, torri, resti di palazzi e abitazioni) continuano a caratterizzare il paesaggio italiano e ci danno la possibilità di conoscere le costruzioni di quel periodo storico e di apprezzare una stagione culturale particolarmente feconda».
Una lettura di taglio storico-artistico e, da un certo punto di vista, anche archeologico, realizzata direttamente sul campo. «Da qualche decennio accanto all’approccio storico-artistico al Romanico, che ha una lunga tradizione di studi, se ne è affermato un altro mutuato dalle discipline archeologiche variamente denominato: “archeologia dell’architettura”, “archeologia dell’edilizia storica”, “archeologia degli elevati”. Sarà il confronto tra queste due metodiche a guidare il percorso didattico della Summer School, mentre i numerosi monumenti del Lemine e della Bergamasca costituiranno l’oggetto degli approfondimenti e delle esercitazioni».
Per la realizzazione vi avvarrete anche delle competenze, dell’ospitalità e dei servizi messi a disposizione di un partner importante a livello locale. «L’Antenna Europea del Romanico è un’associazione fondata nel 2001 dalle Amministrazioni Comunali di Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore e dalla Comunità Montana Valle Imagna che opera per la salvaguardia e la valorizzazione delle testimonianze romaniche e monumentali del Lemine, per la promozione sociale e economica di quel territorio e che si è distinta localmente per una pluriennale e consolidata esperienza di iniziative culturali».
Come è nata questa collaborazione? «Per l’Università Cattolica costruire con questo soggetto la Summer School sul Romanico significa da un lato formulare una proposta scientifica e didattica qualificante in un ambito già sensibile e interessato a queste tematiche, dall’altro approfittare di un contesto residenziale particolarmente favorevole. Le attività didattiche si svolgeranno infatti nella sede dell’Antenna Europea del Romanico, un antico complesso rurale adiacente alla Rotonda di San Tomè (in alto l'esterno e a lato l'interno) e non lontano da altri interessanti edifici di origine romanica (S. Giorgio e S. Maria di Castello). Da questa località sarà inoltre possibile raggiungere con facilità le altre mete scelte per visite guidate e approfondimenti: il centro storico di Bergamo, la chiesa di S. Pietro a Spinone al Lago, il borgo e il castello di Bianzano.
A chi si rivolge il corso? «Agli studenti dei corsi magistrali in Beni Culturali e quelli delle Scuole di specializzazione in Beni Archeologici e in Beni Storico Artistici. L’iniziativa è pensata anche per gli insegnanti di Storia dell’Arte, per quanti operano professionalmente nel campo della salvaguardia e valorizzazione dei monumenti (architetti, restauratori, guide turistiche) e anche per chi, da semplice appassionato del medioevo e dei monumenti che quel periodo ci ha trasmesso, intende affinare le sue capacità di comprensione».