Una ripresa lavorativa sfidante e ricca di opportunità si apre dopo la pausa estiva e dopo sei mesi di “sperimentazione” inaspettata. Una fase che ha cambiato l’approccio al mondo del lavoro e al modo di fare formazione. Di questo si parlerà nell’Open Week Master e Postlaurea, il tradizionale appuntamento di presentazione di master, corsi di formazione continua, scuola di specializzazione e dottorati che ogni giorno dal 14 al 18 settembre proporranno webinar, aule virtuali ed eventi in diretta streaming sui social dell’ateneo.
«Nel mondo della formazione continua, executive, manageriale - dichiara Roberto Brambilla, direttore Formazione Postlaurea e Research Partnership dell’Università Cattolica - il ritorno alla normalità vedrà l’emergere e l'affermarsi di modelli, approcci e strumenti diversi da quelli tradizionalmente utilizzati. E non stiamo parlando di mettere online quanto in tempi normali veniva realizzato in aula. La formazione del futuro non riguarda soltanto le piattaforme digitali, ma richiede necessariamente lo sviluppo di nuovi paradigmi, più adatti ai nuovi trend della vita sociale e lavorativa delle persone».
Questa edizione dell’Open Week mette al centro proprio il mondo del lavoro e le nuove esigenze che si stanno configurando e che richiedono un contributo da parte delle agenzie formative come le università.
«L’opinione condivisa dai maggiori commentatori è che l’emergenza Covid non abbia fatto altro che velocizzare in modo repentino e su scala globale le trasformazioni che in qualche modo sperimentavamo da tempo e sulle quali, forse, non abbiamo ancora avuto modo di riflettere abbastanza» continua Roberto Bramibilla. «Penso in particolare alla sfera digitale e alla crescente richiesta di flessibilità dei programmi di formazione permanente (specie per professionisti e manager). Da un punto di vista “tecnico”, sembra evidente che il ritorno a una, speriamo prossima, normalità vedrà la coesistenza tra formazione in presenza e formazione online: la prima consente maggiore interazione e possibilità di sviluppare relazioni efficaci, la seconda permette ampia flessibilità e un’accessibilità costante».
La forma ibrida in presenza e a distanza non è l’unico aspetto su cui le giornate dell’Open Week si soffermeranno. Perché si possa creare un modello di lavoro efficace e soddisfacente prima di tutto occorre mettere al centro la persona e il rapporto educativo.
Come sostiene Marco Vergeat, presidente di Asfor (Associazione Italiana per la Formazione Manageriale) e presidente del Gruppo Summit, in un’intervista sul lifelong learning, rilasciata in occasione dell’Open Week, «ragionare sulle relazioni e occuparsi degli altri soggetti che sono i nodi di questa rete, considerando come valore l’occuparsi del bene di questi soggetti, non è solo una questione etica, ma anche funzionale, operativa. Cominciare a pensare che viviamo in un mondo di relazioni e interconnessioni, e che di questo ci dobbiamo prendere cura, è uno dei presupposti di chi fa formazione guardando al futuro».
Anche Roberto Brambilla ribadisce che «il coinvolgimento diretto della persona è essenziale in una esperienza di formazione, anche quando si tratta di formazione di tipo tecnico. Saper innescare e curare la relazione con i partecipanti, soprattutto se viene fatto ricorso alla formazione a distanza, è un altro presupposto importante».
Ancora una volta, come l’ateneo dichiara da sempre: “Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario a distanza”, in modo che si possa continuare a imparare, aggiornarsi e mettersi in gioco.
Il programma completo dell’Open Week sul sito dell’Ateneo.