La sostenibilità premia le startup. Soprattutto se innovative e a forte impatto ambientale e sociale. Anche quest’anno la finale italiana della Global Social Venture Competition (Gsvc), la gara internazionale promossa dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley in partnership con l’Alta Scuola Impresa e società (Altis) ha individuato le due migliori idee di business che potrebbero cambiare l’economia del futuro.
A salire sul podio italiano Helperbit e mEryLo’ scelte fra altre cinque proposte imprenditoriali da una giuria di business angels, accademici e attori dell’ecosistema startup italiano che mercoledì 28 febbraio si sono riuniti nella sede milanese di Intesa Sanpaolo per valutare innovatività, prospettive dell’idea di business, impatto sociale e ambientale generabile e capacità di implementazione. La prima si è distinta per aver messo a punto un sistema che consente l’audit dei flussi di beneficenza e assicurativi. In sostanza, utilizzando due tecnologie all’avanguardia - come il blockchain (vale a dire quello del Bitcoin) e il potenziale analitico del GIS (sistema di informazione geografica) - intende promuovere e facilitare donazioni e aiuti economici immediati e trasparenti in situazioni di emergenza, causate in particolare da disastri naturali. La seconda, invece, ha ideato un dispositivo che, direttamente collegato al paziente, permette di somministrare terapie farmacologiche attraverso i globuli rossi, limitando così il contatto tra il sangue e l’ambiente esterno, potenziale causa di contaminazione e infezioni.
Helperbit e mEryLo’ accedono di diritto alle Global Finals della competizione internazionale che per la prima volta si terranno a Milano dall’11 al 13 aprile. Le due startup concorreranno, assieme alle 16 proposte selezionate a livello globale, per l’assegnazione di un montepremi complessivo di 80 mila dollari da investire nella realizzazione o sviluppo dell’idea di business.
Il team di mEryLo’, inoltre, ha vinto il premio She4(Imp)Act, come miglior progetto “al femminile” di questa edizione, assegnato da Impact Hub Milano che ha messo a disposizione, per il secondo anno consecutivo, un pacchetto del valore di 25 mila euro per l’incubazione di 3 mesi.
«Sosteniamo sin dalla fondazione di Altis l’iniziativa della Global Social Venture Competition perché è fondamentale promuovere la creatività, l’energia, l’entusiasmo e lo spirito di iniziativa dei giovani, vero motore dello sviluppo di una società sana e viva», ha affermato Vito Moramarco, direttore di Altis a conclusione dell’evento. «Desidero ringraziare i nostri partner, Impact Hub Milano, Intesa Sanpaolo, Prospera e Réseau Entreprendre Lombardia, per la serietà e la passione con cui ci hanno aiutato a preparare questi giovani aspiranti impact entrepreneur alle sfide che li attendono per realizzare le loro idee di business, a partire dalle Global Finals che quest’anno abbiamo l’onore di ospitare e alle quali invitiamo a partecipare quanti interessati al mondo affascinante, e forse ancora troppo poco conosciuto, delle startup a impatto sociale e ambientale».
GHoMoLoG, KAITIAKI, Little Alienz, RELICTA, Talents Venture gli altri finalisti della tappa italiana della Gsvc che per questa edizione ha individuato 65 idee di business su 550 a livello mondiale da 60 paesi.