Tutta al femminile la finale italiana dell’edizione 2016 della Global Social Venture Competition (Gsvc). Dei sette progetti finalisti, quattro sono stati realizzati da giovani donne, sempre più protagoniste della competizione per idee d’impresa nata nel 1999 per volontà della Haas School di Berkley, California che, dal 2008, è organizzata nella sua sessione italiana dall’Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dell’Università Cattolica e da Intesa Sanpaolo StartUp Initiative.
La vittoria è andata a parimerito a Selene Biffi per il progetto Bibak e ad Alessandra Farris (nella foto in alto) per IntendiMe, che ora potranno partecipare al contest internazionale di Bangkok. Selene, Alessandra e gli altri cinque finalisti hanno proposto idee imprenditoriali per trovare soluzioni sostenibili a problemi sociali e ambientali e creare start-up innovative con un futuro promettente anche nel mercato.
Basta dare un’occhiata ad alcuni dei progetti in gara. La tecnologia innovativa e sostenibile per trasformare i rifiuti organici in un sostituto della torba fossile, consentendone l’utilizzo in campo energetico. E ancora: un sistema per il rilevamento del cancro al seno che porta una serie di vantaggi, tra cui l’assenza di radiazioni ionizzanti. Oppure una lifestyle media property che punta a migliorare la qualità della vita delle donne malate di cancro e dei loro cari fino ad arrivare alla farina con glutine detossificato, accessibile a celiaci e intolleranti, o alla macchina per lo sfruttamento energetico delle biomasse e al kit di rilevamento di mine anti-uomo per le comunità rurali dell’Afghanistan.
«I progetti hanno l’obiettivo di trovare una soluzione funzionale e di mercato a problemi sociali-ambientali particolarmente rilevanti» spiega Andrea Mezzadri di Altis, docente di Economia aziendale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (nella foto qui a lato).
Nel corso delle otto edizioni 71 startup finaliste hanno incontrato oltre 600 potenziali investitori, raccogliendo in seguito oltre 4,5 milioni di euro. Quanto alla Gsvc di questa ottava edizione – quest’anno arricchito dal premio “Romano Rancilio Award”, riconoscimento ideato da Rancilio Cube, acceleratore e network specializzato per la crescita delle Pmi - hanno aderito 95 progetti, che sono stati sottoposti a una prima scrematura, attraverso l’analisi dell’Executive summary, arrivando a una selezione di 40 candidati.
Nello step successivo è stato richiesto un Business Plan più articolato e sono stati scelti 20 progetti. Tra questi una giuria qualificata ha selezionato i setti finalisti che giovedì 25 febbraio hanno presentato l’idea imprenditoriale a una platea di investitori composta da fondi d’investimento, Business Angels, Venture Capital, istituzioni e aziende, decretando i vincitori della tappa italiana del contest internazionale. Le prime due startup classificate, oltre a conquistare l’accesso alle Global Finals di Bangkok (1-2 aprile 2016), dove concorreranno con altre proposte provenienti da tutto il mondo, si sono aggiudicate la somma di 10mila euro donata dalla famiglia Rancilio.
«Questa partecipazione così ingente è un segnale certamente positivo della vitalità del mondo delle startup», afferma il professor Mezzadri. «Non deve invece preoccupare il fatto che molti progetti non si affermino nel mercato: è infatti normale che, quando un team prova a esplorare una determinata strada ma, in corso d’opera, si accorge di trovarsi di fronte a una soluzione non sostenibile decida di abbandonare l’idea».
Competizioni di questo tipo, come la Global Social Venture Competition, sono sempre più diffuse a livello nazionale perché sono un’occasione per giovani imprenditori di far conoscere i propri progetti. «Nel mercato la Gsvc incide molto, dal momento che dalla fase di selezione fino alla tappa finale dell’arena meeting sono presenti finanziatori che valutano di persona le potenzialità delle proposte passate in esame», fa notare il professor Mezzadri.
«La Gsvc ha soprattutto il compito di mettere i team nella condizione di valutare step by step se la loro proposta è sostenibile o meno, fornendo così ai partecipanti buone opportunità di crescita professionale».
Come gli anni scorsi, la Gsvc si avvale della collaborazione di Italeaf – primo company builder italiano quotato sul mercato Nasdaq First North della Borsa di Stoccolma, nonché main sponsor di Gsvc – che ha premiato le migliori startup attive in ambito sociale e ambientale; Associazione ProSpera e della boutique advisory U-Start.