Faccia a faccia col mondo del lavoro, per orientarsi attraverso le possibilità proposte dai vari settori a livello di sbocchi occupazionali, capire di quali figure professionali il mondo del lavoro ha bisogno, e mettere a fuoco quelle competenze e caratteristiche in grado di fare la differenza durante le fasi di selezione del personale, o sul campo della propria professione.
È accaduto grazie al Career Day 2019, l’appuntamento annuale dedicato all’incontro e al dialogo tra studenti, laureati e rappresentanti delle imprese di diversi settori, quest’anno riassunto nello slogan Start today to build tomorrow.
E proprio per ricevere consigli e dritte fondamentali a “costruire il domani” i giovani hanno affollato le aule dell’Ateneo bresciano, dove hanno ascoltato le testimonianze di chi, quotidianamente, si occupa di recruiting e selezione del personale per le aziende, gestisce le risorse umane di piccole o medie realtà, o è soggetto ad un continuo lavoro di aggiornamento e formazione sul campo al fine di sopperire alle esigenze delle clientela e di un mercato che, complice la globalizzazione, pone sempre più l’accento sulle cosiddette soft skills come la capacità di relazionarsi, la costruzione di buoni rapporti personali tra le parti, la propensione alla conoscenza di culture e tradizioni diverse dalla nostre utile a piazzare meglio i prodotti sul mercato.
Lo sa bene Cecilia Pasqua, Export Manager e Brand manager dell’azienda veronese Cecilia Beretta Pasqua Vigneti e Cantine Spa, intervenuta per parlare agli studenti della facoltà di Lingue.
“Apertura mentale, conoscenza delle lingue ed empatia per calarsi nei panni del consumatore sono fondamentali nel lavoro di commerciale estero. Mai come oggi, nel modo del lavoro, la differenza la fa la capacità di ascoltare, costruire rapporti personali e relazioni positive, visitando personalmente i luoghi del mercato estero per elaborare approcci diversi ad esigenze di mercati diversi” afferma Cecilia che, col suo pragmatismo nel gestire le differenze, segue le vendite in ben 18 Paesi del mondo, dall’Europa, al centro e sud America, sino all’Australia e Nuova Zelanda.
“In queste nazioni esportiamo il 90% della produzione. Pregiudizi sulle donne? In 15 anni di lavoro ho visto mutare in meglio la situazione: oggi non è raro vedere donne in ruoli commerciali e di produzione” conclude.
Dalla vendita di prodotti a quella di servizi erogati alla persona. Il futuro lavorativo di molti giovani è anche questo, come ha illustrato Maria Mazza, Responsabile Risorse umane della bresciana Fondazione Richiedei, agli studenti della magistrale in Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane.
Già perché “Nelle aziende come la nostra il vero patrimonio sono le persone, i lavoratori, e la capacità di questi ultimi di gestire al meglio le necessità degli utenti che si rivolgono a noi. – ha spiegato Mazza – Per raggiungere questi obiettivi chi da noi si occupa di recruiting gestisce, non solo la contrattualistica e le normative giuridiche, ma anche e soprattutto la formazione continua del personale (pilastro dei servizi erogati), l’aggiornamento professionale, la differenziazione dei ruoli e la costituzione delle diverse equipe e unità operative” precisa.
Il tema della progressiva importanza che vanno acquisendo le soft skills e le caratteristiche umane della persona, oltre che le nozioni tecniche apprese sui banchi scolastici, è stato il fulcro anche della relazione di Silvia Piccardo, Candidate manager che per Adecco Italia coordina 28 filiali sparse nelle provincie di Bergamo e Brescia, intervenuta per parlare agli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia.
Piccardo è partita da una citazione provocatoria dell’autorevole quotidiano Il Sole24Ore – Le “inutili” lauree umanistiche danno sempre più lavoro - per affermare quanto invece, proprio come inteso ironicamente dal Sole24Ore, l’approccio generale e teorico fornito da un percorso di studi umanistico renda i laureati fortemente in grado di adattarsi a contesti lavorativi diversi, sviluppando sul campo competenze specifiche il cui apprendimento è facilitato da quelle cultura trasversale e da quella capacità di creare collegamenti…che solo un corso di laurea umanistico può dare.
La giornata è infine proseguita con le domande e le richieste di informazioni da parte degli studenti ai desk della aziende presenti, tra cui Lidl, Ubi Banca, Allianz, Adecco, Antaresi Vision, Terme di Sirmione e AIB.