In Mensa&Pizza.9 il refrain “Aggiungi un posto a tavola” l’hanno preso sul serio. A tutto vantaggio di alcuni invitati speciali. Ogni sera, fianco a fianco degli studenti, si accomoda una decina di persone, cui viene garantita gratuitamente la cena. Una presenza discreta nel clima accogliente e conviviale che si respira di sera in mensa.
Tutto è cominciato il 14 febbraio 2017, quando l’Università Cattolica, in collaborazione con la Caritas ambrosiana, ha organizzato una cena di solidarietà al Refettorio di Milano per sostenere alcune attività artistiche e sociali. È stato in quell’occasione che il rettore Franco Anelli, la prorettrice dell’Ateneo e presidente di Educatt Antonella Sciarrone Alibrandi e il direttore della Caritas Luciano Gualzetti hanno presentato un progetto destinato ad aiutare alcune persone e famiglie, che permettesse loro di cenare gratuitamente per sei mesi nella Mensa&Pizza.9 della sede di Milano.
Un tempo sufficiente per creare un’atmosfera di accoglienza e di familiarità, come raccontano gli addetti al servizio ristorazione gestito da Educatt. «Siamo diventati una sorta di famiglia allargata ed è naturale farli sentire a proprio agio: bastano un sorriso e due chiacchiere per far sbocciare un’amicizia» afferma Patrizia Perulli.
Ai tavoli si accomodano persone di grande dignità, alcune delle quali, per diversi motivi, si sono trovate, a un certo punto della propria vita, in difficoltà economiche. C’è il giornalista che a sessant’anni e tre figli è senza lavoro ma non ha perso la speranza di rialzarsi. O chi, ogni sera, si presenta in cravatta perché nel corso della giornata è andato a cercare lavoro. Sono per la maggior parte italiani e maschi, come Giovanni (nome di fantasia), che inizialmente aveva tutto l’aspetto di un clochard. Ma nel corso dei mesi si è trasformato.
«Una sera di dicembre, dopo un po’ di tempo che non lo vedevamo, è tornato con i capelli tagliati, ben vestito, e con gli stessi, inconfondibili occhi azzurri di sempre» racconta ancora commossa Lidia Crafa. «L’ho guardato, ci siamo abbracciati e gli ho detto: “Tu sei il regalo più bello che poteva arrivarmi per Natale”».
Storie di grande dignità o di momentanea difficoltà, come la ragazza dell’Est Europa che ha perso il lavoro di commessa nelle vie della moda e, in attesa di averne un altro, ha trovato un aiuto per qualche mese. «Loro non pretendono niente e la generosità ti viene spontanea» rivela Chiara Calderoni.
Da aprile a dicembre 2017, grazie alla collaborazione tra Università, Educatt e Caritas sono state servite oltre 1.000 cene gratuite per un totale di 30 persone che hanno potuto usufruire della mensa in orario serale tramite un badge personale.
“Aggiungi un posto a tavola”, che è diventato il nome del progetto, continuerà per tutto il 2018 nell’ambito di #ShareYourFuture, la campagna solidale dell’Università Cattolica, che offre la possibilità a studenti, genitori, docenti, ricercatori e amici dell’Ateneo di costruire e condividere il proprio futuro anche con chi ha meno opportunità. Prossimo appuntamento il 12 aprile con una nuova cena di solidarietà sempre al Refettorio Ambrosiano.