di Eleonora Silvestroni *
Rafforzare le capacità delle numerose associazioni di artigiani boliviani, promuovendo soprattutto l’identità culturale di questo tipo di artigianato e la produzione tessile tradizionale. Sono gli obiettivi del progetto Tessendo Culture, portato avanti promosso dalla Ong veronese Progettomondo.mlal in Bolivia.
Grazie a questa iniziativa ho avuto la possibilità di conoscere da vicino e visitare un Paese che si è da subito rivelato ricco di cultura, tradizioni e meraviglie.
Nello specifico io e Lucrezia Lanza siamo state inserite all’interno dell’organizzazione ComArt, che collabora con circa 30 di questi gruppi artigiani, composti prevalentemente da donne, ognuno caratterizzato dalla propria antica tecnica produttiva tramite la quale realizza prodotti unici nel loro genere. Siamo da subito state accolte con grande calore da tutti e sin dalla prima settimana ci siamo impegnate nella promozione, tramite i canali social di ComArt, di questi splendidi lavori artigianali (capi di abbigliamento di ogni genere, oggettistica, piccoli gioielli e tanto altro).
Il cuore del lavoro che quotidianamente le artigiane portano avanti, con grande passione e dedizione, sta tutto nell’importanza che hanno le tecniche tradizionali che cercano di essere tramandate di generazione in generazione dalle tipiche signore boliviane che dedicano la vita a questo mestiere.
La produzione di una sciarpa o di un tappeto 100% alpaca o la realizzazione di un paio di pantofole da casa in feltro possono richiedere anche intere giornate di lavoro proprio perché create a mano o tramite l’utilizzo di antichi telai. Tutto, a partire dal processo di colorazione della lana utilizzata, è naturale e nel rispetto dell’ambiente e richiede lunghe tempistiche di lavorazione.
Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere questi processi, visitando numerosi gruppi di artigiani e nel corso delle nostre visite ci siamo accorte di quanto loro, gli artigiani e le artigiane, tengano al proprio lavoro e ai propri prodotti ma, soprattutto, di quanto siano “gelosi” dei segreti e delle tecniche del lavoro che svolgono.
Dialogando con le artigiane abbiamo anche avuto modo di capire che per loro risulta difficile trovare il modo di tramandare nel tempo queste attività, i giovani e le giovani boliviane spesso non mostrano grande interesse verso questa ricchezza che hanno quotidianamente davanti agli occhi e di conseguenza la paura è che un giorno tutto questo lavoro possa andare lentamente perduto.
È in questo contesto che si inserisce il progetto Tessendo Culture e nello specifico ComArt che vuole - e lo si percepisce subito entrando all’interno del coloratissimo negozio presente nel centro di La Paz - sostenere queste comunità dando rilievo all’identità culturale e al valore aggiunto che, in ogni caso, queste tradizioni rappresentano.
Durante la nostra permanenza ci siamo sentite davvero parte di una grande famiglia e soprattutto tanto utili e importanti per il contributo che quotidianamente abbiamo cercato di dare al massimo delle nostre capacità. È stato un vero piacere essere parte di un progetto che crede nell’importanza di valorizzare e modernizzare queste attività, non abbandonando mai un passato, una storia e una cultura che fanno appassionare dal primo momento.
* 24 anni di Ravenna, studentessa del secondo anno della laurea magistrale in Politiche per la Cooperazione internazionale allo Sviluppo, facoltà di Scienze politiche e sociali, campus di Milano