Anche l’Università Cattolica è fra i promotori del «Global Compact on Education», l’alleanza attorno a cui Papa Francesco intende riunire quanti hanno a cuore l’educazione delle giovani generazioni. Il prossimo 14 maggio 2020, Papa Francesco ha invitato in Vaticano i leader delle principali religioni, gli esponenti degli organismi internazionali e delle diverse istituzioni umanitarie, del mondo accademico, economico, politico e culturale. Insieme, in rappresentanza degli abitanti della Terra, sottoscriveranno il «Global Compact on Education», un patto educativo globale, che ciascuno si impegnerà ad attuare nel proprio ambito e diffondere il più possibile.
In preparazione all’evento, l’Università Cattolica organizzerà nella sede di Brescia, venerdì 13 marzo, un convegno internazionale che avrà per tema "Le sfide educative per la cooperazione internazionale" (programma ed iscrizione online), promosso insieme alla Congregazione per l'Educazione Cattolica.
L’impegno verso l’educazione delle giovani generazioni e alla solidarietà è da sempre prioritario anche per l’Università Cattolica. Due anni fa è stata istituita la Cattedra Unesco in “Education for Human Development and Solidarity Among Peoples” a riprova dell’attenzione che l’Ateneo ha dimostrato in questi primi cent’anni di vita.
Numerose sono, inoltre, le iniziative che la Cattolica realizza ogni anno su questo tema. Ad esempio, è stata presentata nei giorni scorsi, in occasione della giornata mondiale per la Sicurezza in rete, la ricerca realizzata dal Dipartimento di psicologia, insieme a Telefono Azzurro, “Together for a better internet”. Rendiamo il web un posto più sicuro". Educazione e conoscenza come strumenti per confrontarsi con le sfide del mondo digitale è stato il messaggio lanciato in questa occasione.
La Cattolica è anche impegnata a fare ricerca e formazione sui cambiamenti climatici poiché è questo un tema che intercetta tutte le grandi sfide delle nostre società: dall’invecchiamento demografico alle migrazioni, dalle trasformazioni del mercato del lavoro all’automazione, dalla crescita delle disuguaglianze al governo dell’intelligenza artificiale. In questa prospettiva si è svolto a Milano l’incontro dei due Mission Board Adaptation to climate change and societal transformation e Climate-Neutral and Smart Cities per fa dialogare il “sistema Italia” con i rappresentanti europei.
Più educazione anche in campo finanziario per contrastare il sovraindebitamento è quanto suggerisce il Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF), avviato nel 2019. È sempre più necessario insegnare a gestire correttamente la propria economia non solo da un punto di vista tecnico, ma anche tramite un’adeguata educazione finanziaria che metta al riparo dai rischi. Concetto emerso anche durante il convegno internazionale di fine gennaio promosso dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice in collaborazione con l’Università Cattolica in preparazione all’evento di Assisi dedicato a “L’economia di Francesco” e al “Patto educativo globale”, che avrà il suo culmine a maggio.