Creare un distretto di economia sostenibile nel territorio piacentino. È l’obiettivo di un progetto attivo a Piacenza da qualche tempo, che ha riunito attorno a un tavolo alcune delle realtà interessate all’idea. "La Blue economy e lo sviluppo locale: verso un cluster della sostenibilità territoriale?" è il tema del workshop a cui hanno partecipato il 5 giugno nella sede dell’ateneo i rappresentanti di alcune realtà produttive, istituzionali e universitarie del territorio piacentino. Con loro il professor Paolo Rizzi della Cattolica, Stefania Bassi, Patricia Ferro e Fabrizio Conicella della Blue Economy Consulting, e il professor Luigi Bistagnino dell'Università di Torino.
Il seminario ha offerto l'occasione per discutere concretamente della possibile creazione di un distretto, di un cluster appunto di "Blue economy" a Piacenza e per presentare il progetto già attivo sul territorio locale in questo ambito. Nello scenario competitivo attuale in cui operano oggi le piccole e medie imprese, più ancora che il loro posizionamento attuale conta quello futuro: il concetto di sostenibilità portato avanti dalla Blue Economy tocca trasversalmente tutti gli ambiti di un territorio ed è imprescindibilmente legato alla sua capacità di durare nel lungo termine. É sostenibile ciò che “dura nel tempo”, indipendentemente dall’esaurirsi di certe risorse o dal mutare di determinate condizioni. Nell’attuale contesto di mercato, diventa vitale focalizzarsi sulla ricerca di risultati concreti ed effettivi economicamente, sfruttando i vantaggi del sistema in cui si opera per andare oltre gli aspetti di immagine, promozione e intelligence tecnico-industriale di settore di breve periodo.
In questo senso il concetto di cluster assume rilevanza in ottica strategica e gestionale, consentendo di approcciare il problema della crescita e sostenibilità in modo innovativo, accompagnando gli attori - ed in particolare le piccole e medie imprese - sia nella crescita di breve periodo sia nei percorsi strategici di sviluppo con impatti positivi sia da un punto di vista organizzativo che di autofinanziamento che di creazione di valore sia per le singole organizzazioni coinvolte che per il sistema nel suo complesso.