L’approccio mininvasivo e le nuove frontiere degli interventi al cuore hanno aperto la terza serie dei Seminari Biologici dell’Università Cattolica di Roma lo scorso 23 maggio con l’incontro “Terapia chirurgica dell’insufficienza cardiaca”. Relatore il nuovo direttore dell’Unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico Gemelli Massimo Massetti. Il cardiochirurgo vanta un’esperienza in campo europeo nell’ambito della cardiochirurgia e più nello specifico nel campo della mininvasività. È stato responsabile dell’Unità operativa di cardiochirurgia dell’ospedale di Caen, in Francia, centro con maggiore esperienza nel campo della mininvasività, e consulente di Mario Viganò, cardiochirurgo del San Matteo di Pavia e pioniere degli approcci soft e ibridi alle malattie cardiovascolari.
«Non c’è quasi intervento al cuore che non si possa effettuare con una modalità mininvasiva: rivascolarizzazioni, operazioni a cuore battente, by pass, sostituzioni di valvole, aneurismi e molto altro si eseguono sempre più spesso senza le grandi incisioni del passato, ha spiegato il professor Massetti. «L’approccio mininvasivo è innanzitutto una filosofia che punta a mantenere alta la qualità della vita del paziente nella sua globalità e a limitare lo stress chirurgico, che può comportare molti danni».
I seminari biologici, che hanno compiuto 40 anni e sono promossi dall’Istituto di Patologia Generale dell’Università Cattolica di Roma, proseguiranno mercoledì 6 giugno, alle ore 15, con l’appuntamento “Nuove acquisizioni sulla patogenesi del processo metastatico”, con Alfonso Catalano dell’Università delle Marche (Ancona) e mercoledì 20 giugno con il meeting “Bioenergetica dell’obesità e dell’invecchiamento” con il professor Enzo Nisoli dell’Università di Milano.