Appuntamento tutto al femminile lo scorso 18 giugno nell’aula Brasca del Policlinico Gemelli gremita quasi esclusivamente di donne, a testimonianza della “ricca” presenza rosa nel mondo del volontariato, per il secondo seminario promosso dall’Osservatorio Medicina ed Etica in Rosa “Donne per le donne: il volto femminile del volontariato in sanità e non solo”, con il patrocinio dell’Associazione Medici Cattolici Italiani.
«L’Osservatorio si propone di porre l’attenzione su temi di etica con voce di donna, un’etica femminile nel pensiero, senza alcuna intenzione di rivendicazione sociale, ma con l’unico obiettivo di consentire alle donne la libertà di dare forma a se stesse in accordo con tutte le peculiarità dell’essere donna», ha affermato Leda Galiuto, docente dell’Istituto di Cardiologia dell’Università Cattolica di Roma, tra le moderatrici dell’iniziativa.
«E tra queste peculiarità – ha proseguito Galiuto - , si pone l’accento sulle esperienze di cura e di pratica delle relazioni che trovano la loro massima espressione nel mondo della medicina. In particolare, in questo seminario, si incontreranno donne dedite al volontariato a tutela della salute fisica, psichica e morale di altre donne più svantaggiate perché malate, oppresse, discriminate o violentate».
«L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con l’Associazione dei Medici Cattolici Italiani perché per noi sono importanti i valori cristiani. Infatti operiamo all’interno di un ospedale cattolico”, ha spiegato Diana Barbara Piazzini, docente dell’Istituto di Clinica Ortopedica della Cattolica di Roma e Vicepresidente Associazione Medici Cattolici di Roma.
Per Alessia Rabini, docente dell’Istituto di Ortopedia della Cattolica di Roma «le donne medico sono sempre più in aumento e ne è testimonianza la presenza delle associazioni presenti oggi a raccontare il loro operato».
Sono intervenute tra le altre, le associazioni Iris, Komen Italia, Squadra di Velia, Un lago di donne, sportello A.da del Policlinico Gemelli, Progetto Nicaragua.
Le donne hanno raccontato la loro personale esperienza anche attraverso video, come nel caso del progetto Nicaragua, testimoniato dalla fondatrice del progetto Bruna Bellesi, o attraverso la realizzazione di calendari prodotti dall’associazione “Un lago di donne”, dove sono state fotografate donne che hanno affrontato la malattia del cancro e coraggiosamente hanno dimostrato di accettare i cambiamenti della loro immagine. Daniela Terribile, dell’Istituto di Semeiotica chirurgica della Cattolica di Roma e vicepresidente Komen Italia, ha ricordato la “Race for the Cure”, evento simbolo della Komen Italia, con la mini-maratona di raccolta fondi, della lunghezza di 5 km (con passeggiata di 2km), che si propone di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore del seno e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. Altro importante contributo al servizio delle donne è lo sportello A.Da, il Servizio di Accoglienza Donna vittima di Abusi del Policlinico Gemelli, nato tre anni fa da un'iniziativa del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita Nascente del Gemelli con l'Ufficio delle Pari Opportunità del Comune di Roma. «Il Servizio A.Da - ha spiegato la ginecologa del Gemelli Valeria Masciullo - offre due tipologie di intervento: prestazioni sanitarie per le urgenze, come ad esempio in caso di stupro o altre forme di violenza fisica, e prestazioni psicologiche».
«Il volontariato in sanità è tutto femminile – ha concluso Vincenzo Saraceni, presidente nazionale dell’ Associazione Medici Cattolici Italiani e docente di Medicina Fisica e riabilitazione della Sapienza - grazie a un atteggiamento di maggior compassione verso la malattia e il malato che dovrebbe essere preso a modello da tutti i professionisti della salute».