La classe dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia “Ripatransone” di Ascoli Piceno per il miglior plastico, la classe V della Scuola Primaria Statale “P.E. Negri” di Vicenza per il migliore prodotto iconografico, la classe III C dell’Istituto Comprensivo “Giordano” di Napoli. Sono questi i vincitori del VI Concorso nazionale “Un Ospedale con più sollievo”.
Assegnati nell’occasione anche altri riconoscimenti di merito: il premio intitolato ad “Anna Maria Verna” all’Istituto d’Istruzione Superiore “Giuseppe Solimene” di Potenza per il miglior videoclip, alla Scuola Ospedaliera Paritaria “Casa Sollievo della Sofferenza-Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica San Giovanni Rotondo (FG) per il miglior elaborato mentre il premio intitolato all’autrice tv Alessandra Bisceglia, prematuramente scomparsa, a Ilaria Marchetti, studentessa della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino per la migliore fiaba.
Numerose sono state le scuole di 13 Regioni italiane che hanno partecipato con grande impegno e qualità al concorso riservato agli alunni dell’ultimo anno delle classi della scuola dell’infanzia, della quinta classe della scuola primaria, della terza classe della scuola secondaria di primo grado, delle classi del primo biennio della scuola superiore, delle classi delle sezioni ospedaliere di ogni ordine e grado e dei corsi di laurea universitari in materie umanistiche che consisteva nella realizzazione di un plastico o poster, un prodotto iconografico, di un testo, di un videoclip e di una fiaba illustrata sul tema del Sollievo.
La cerimonia di consegna dei premi, sei borse di studio di Euro 500,00 ciascuna, si è svolta domenica 27 maggio 2012, nella hall del Policlinico Gemelli di Roma in occasione della XI Giornata nazionale del Sollievo, promossa da Ministero della Salute, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dalla Fondazione nazionale “Gigi Ghirotti”.
A premiare scuole e studenti il Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, il Presidente della Fondazione “Gigi Ghirotti” Bruno Vespa, insieme a Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi, testimonial della giornata.
Presenti il Prorettore vicario dell’Università Cattolica Franco Anelli, il Direttore Amministrativo dell’Università Cattolica Marco Elefanti, il preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica Rocco Bellantone, il Direttore del Policlinico Gemelli Maurizio Guizzardi.
Molti i personaggi del mondo dello spettacolo che si sono avvicendati nel corso della manifestazione: oltre a Milly Carlucci e Fabrizio Frizzi, testimonial della giornata, sono intervenuti Lorena Bianchetti, Maurizio Battista, Rita Forte, Roberto Giacobbo, Stefano Masciarelli. Le star del piccolo schermo hanno affiancato medici, operatori sanitari, studenti e volontari della facoltà di Medicina della Cattolica di Roma e del Gemelli, coordinati da Numa Cellini, docente di Radioterapia e co-promotore della manifestazione, per sostenere questa iniziativa di alto valore sociale, ma soprattutto per stare accanto ai malati ricoverati in ospedale.
«La Rete del Sollievo – spiega Cellini - si basa sull’uso delle “reti” che, prima ancora del supporto informatico, si fondano sulla comunicazione fra i vari operatori coinvolti (medici, infermieri, volontari). Tutto questo rende possibile il breve ricovero del paziente in ospedale dotato di radioterapia, e il suo ritorno a casa o in hospice nel giro di due giorni. Attualmente il progetto è diffuso in tutte le Regioni d’Italia con più di 60 ospedali. Recentemente a Barcellona, durante il Congresso europeo dei Radioterapisti Estro 31, sono stati stabiliti contatti con importanti Centri europei, nord-americani e canadesi per estendere il modello a livello internazionale».
LE ROSE DI CONFAGRICOLTURA - Grazie alla generosità di “Confagricoltura” nella giornata di sabato 26 maggio sono state donate rose rosse, gialle e bianche della varietà “Miss Paris” (1500 in totale) a ciascun malato ricoverato nel Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. Tale dono ha un valore simbolico di prossimità verso tutte le persone sofferenti ricoverate negli ospedali italiani, proprio nel mese dedicato alla rosa.