Non è un problema (per ora...). Questo il leit motiv che sembra emergere da una recente ricerca svolta a livello internazionale su un campione di oltre mille studenti universitari nati dopo il 1980, finalizzata a conoscere le loro priorità di risparmio, la loro propensione verso la previdenza complementare e le loro attese nei confronti delle istituzioni finanziarie.
Dallo studio emerge che circa la metà degli intervistati non conosce bene il funzionamento degli strumenti previdenziali e che i componenti della famiglia costituiscono il punto di riferimento per le scelte di natura finanziaria. E il rapporto con i social media? Meno dell’1% del campione vorrebbe essere contattato attraverso i nuovi canali di comunicazione da parte delle società di servizi finanziari.
Se ne è discusso durante il seminario, organizzato dalla facoltà di Economia e Giurisprudenza, nell’ambito del corso di Economia degli intermediari finanziari, in collaborazione con Cariparma Crédit Agricole, dal titolo “Le nuove forme del risparmio: giovani e scelte previdenziali”.
Alla tavola rotonda coordinata da Mariarosa Borroni, docente dell’Università Cattolica, hanno partecipato Andrea Cecchini e Carmine Paolantonio, rispettivamente responsabile direzione Mercato e responsabile Area marketing e Crm del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, e Alessandro Bugli, dello Studio Legale Taurini & Hazan.
Agli studenti è stato presentato un quadro aggiornato della situazione previdenziale statale che attualmente assicura un’assistenza pensionistica sempre meno rosea, in particolare per il futuro dei giovani italiani, sempre più precari e sempre meno autosufficienti.
PIACENZA
Giovani, la previdenza questa sconosciuta
Offrire una corretta informazione in merito alle scelte previdenziali che i giovani sono chiamati a compiere per il loro futuro è stato l’obiettivo del seminario organizzato a Piacenza in occasione della novantesima Giornata mondiale del Risparmio