È diventato ormai un tormentone nel linguaggio parlato: «Ho visto cose che voi umani…». L’espressione, pronunciata nel cult-film Blade Runner dal replicante Roy Batty, interpretato da Rutger Hauer, sta ironicamente alla base dell’ I’ve Seen Films Festival, fondato proprio dall’attore olandese, in questi giorni ospite in Università Cattolica. Diretto da Pier Paolo De Fina, è un festival internazionale di cortometraggi, che si tiene a Milano, tra il 24 settembre e il 3 ottobre, su tre location diverse: il cinema Gnomo, il Centro Culturale Francese e lo spazio Theca.
Il Festival ospita 231 lavori da 70 Paesi, più di 100 anteprime, e può vantare una giuria internazionale composta dal regista e produttore Ridley Scott; il regista e produttore Robert Rodriguez; il regista e produttore e compositore Lech Majewski; l’attrice Miranda Richardson; il regista, produttore e scrittore Paul Verhoeven; il regista e produttore Eugenio Cappuccio; il fotografo, regista produttore e scrittore Anton Corbijn; l’autore, produttore e regista Christopher Nolan; il regista, produttore e scrittore Bill Bristow; la saggista cinematografica ed autrice televisiva Daniela Catelli; la direttrice artistica di festivals e scrittrice Teresa Cavina; il critico cinematografico, docente universitario e scrittore Roberto Nepoti; e, appunto, Rutger Hauer. Una delle peculiarità del Festival è quella di aver consentito, sin dalla prima edizione, agli autori di vedere proiettati i propri lavori in alta definizione digitale.
I’ve Seen Films Festival è anche un luogo di riflessione sul ruolo del cortometraggio all’interno del sistema industriale e produttivo contemporaneo. Per questa ragione, nell’edizione 2009, i master Almed in Progettazione e Comunicazione del Cinema e Mappt – Analisi e Progettazione del prodotto televisivo, partecipano all’organizzazione di due Masterclass di approfondimento e confronto, aperte al pubblico. La prima si è tenuta nella mattinata del 1° ottobre, nella Cripta dell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal titolo I Festival e la Promozione del Cinema e del Cortometraggio, e ha trattato delle varie problematiche dei filmmakers inerenti al copyright, alla distribuzione e diffusione dei loro lavori con l’utilizzo delle tecnologie cinematografiche più innovative. I relatori erano Rutger Hauer, PierPaolo De Fina, Giancarlo Zappoli, Silvana Molino di Microcinema, Cinzia Masotina del gruppo milanese dei “100 Autori”, ed altri ospiti del Festival. Il 2 ottobre, sempre alle ore 10.00, si svolgerà la Masterclass Where Art and Poetry Meet Film che vedrà presenti Massimiliano Finazzer Flory, Rutger Hauer, Lech Majewski e Bill Bristow.
I temi trattati nelle due Masterclass sono particolarmente vicini al percorso formativo attuato dai due master Almed: le problematicità del trattamento e della “collocazione” di un testo breve come il cortometraggio costituiscono uno degli snodi più interessanti nell’ambito dell’organizzazione dei Festival Cinematografici, della distribuzione in sala, ma anche delle potenziali strategie di collaborazione tra cinema e televisione. Promuovere e far conoscere il cortometraggio, in particolar modo alla luce della diffusione del formato digitale HD, diventa una priorità sempre più urgente nel sistema di promozione cinematografica, ma anche in un’ottica di costruzione, e valorizzazione, del palinsesto televisivo.
Allo stesso modo - è il tema della seconda giornata di studio - è sempre più rilevante riflettere sulla “artisticità” del cortometraggio, non soltanto in termini assoluti (il cinema come forma d’arte), ma anche riguardo alle ibridazioni che il testo breve può avere con le altre forme di produzione artistica (poesia, arte contemporanea, visual culture). In un sistema di reciproca relazione tra i mezzi di comunicazione, a partire dalla centralità di cinema e televisione, il cortometraggio può costituire un importante pivot di circuitazione e scambio di competenze e professionalità.