Con la sua ricerca di dottorato ha inventato un software che salva la vite, un sistema che, combinando dati meteorologici e dati relativi alla vita del microrganismo che attacca i vigneti, ridurrà drasticamente i trattamenti antiparassitari. Ora per Tito Caffi è arrivato anche l'onore di vedere la sua scoperta premiata dalla Sipav, la Società italiana di Patologia Vegetale che ha deciso di assegnare al giovane ricercatore il riconoscimento dedicato alla persona e all'opera del professor Giovanni Scaramuzzi che premia la migliore tesi di dottorato del settore.
Tito Caffi ha ricevuto la notizia della vittoria (assegnata ex aequo con una collega dell’università di Firenze) ad Athens, nello stato della Georgia, negli Stati Uniti, dove si trovava per un periodo di lavoro all’estero. Caffi ha ricevuto il premio, che consiste in una borsa di mille euro, a Firenze durante la riunione plenaria del sedicesimo convegno nazionale della Sipav ed è stato chiamato a illustrare i risultati della sua ricerca: «Per me è stata una grande emozione – racconta - anche se sono abituato a parlare di fronte a consessi di grande importanza sia nazionale che internazionale. È il primo riconoscimento formale per la mia passione più grande: il mio lavoro. Non me l’aspettavo, è una bella soddisfazione sapere che la tua ricerca è stata considerata la migliore, sia pure a pari merito, tra tutte quella concluse nel 2010».