Partnership tra l’Università Cattolica e tre licei di Piacenza e provincia, gli scientifici “Respighi” e “Mattei” e il classico “Gioia”, che vedranno nelle prossime settimane oltre 60 studenti affollare laboratori e centri di ricerca dell’ateneo cattolico. La collaborazione tra Università e Licei intende proporre agli alunni delle classi quarte stage e attività di laboratorio per far sperimentare loro cosa significhi fare ricerca e offrire un’opportunità preziosa per farli avvicinare empiricamente alla dimensione dello studio scientifico, con particolare riferimento a facoltà come Agraria e Economia.

 

I primi a iniziare sono stati i 30 studenti delle quarte del liceo classico “Gioia”,  impegnati per due settimane, dal 25 Gennaio al 5 Febbraio, nell’Istituto di Microbiologia della facoltà di Agraria sotto la guida del professor Cappa, docente di microbiologia agraria, e della professoressa Marialaura Fulgoni, referente del progetto per il liceo. «Uno studio apparentemente anomalo quello della Microbiologia per un istituto umanistico- afferma la docente - ma che in realtà il liceo piacentino sta portando avanti da ben sette anni. Grazie alla collaborazione con la facoltà di Agraria, i nostri studenti potranno applicare in laboratorio quanto appreso in via teorica a scuola, comprendendo così l’importanza dei microorganismi su tutti i versanti: medico, biotecnologico e alimentare».

liceali in laboratorioIl 22 febbraio sarà la volta dello scientifico “Mattei” di Fiorenzuola che porterà in università per una settimana 4 studenti per uno stage del liceo coordinato da Annella Zoppi: gli istituti coinvolti saranno quelli di Chimica vegetale, Patologia ed Entomologia.

 Nel mese di marzo sarà la volta dei 27 studenti dello scientifico “Respighi”, che saranno ospiti delle facoltà di Economia e Agraria. «Un’esperienza importante questa - dice il referente Stefano Quagliaroli - che stiamo portando avanti nell’ambito del progetto Alternanza scuola-lavoro. Due i vantaggi di cui i nostri studenti potranno godere attraverso questa preziosa esperienza e che ci tengo a mettere in evidenza: da un lato prendere contatto con l’università che sarà la loro prossima sede di formazione e dall’altro far acquisire i rudimenti del mondo lavorativo, che è fatto di impegno, di rispetto degli orari, di gerarchie e ruoli diversi, di opportunità, ma anche di vincoli. Una lezione che credo sarà importante».