È stata inaugurata il 24 maggio la mostra Materia e Spirito. Personale di Maria Rossella Battaglini, bassorilievi ed encausti, che resterà aperta al pubblico fino all’8 giugno nella Sala Consiglio dell’Università Cattolica di Piacenza. Nel dare l’attenzione al fecondo dialogo tra artisti e mondo della cultura e della formazione, l’Università Cattolica nuovamente mostra la disponibilità a un confronto aperto e proficuo. Rossella Battaglini ha donato La Passione di Cristo, un’opera preziosa e di grande impatto, formata da 26 formelle di rame rivestite in oro, sbalzate e incollate su legno, tutte rappresentanti immagini che richiamano la Passione di Cristo, che ha trovato la sua collocazione, dopo la generosa donazione dell’artista, in una delle sale di rappresentanza della sede universitaria piacentina.
L’artista senese ritorna in Cattolica per esporre le sue opere, in cui propone un linguaggio figurativo di notevole interesse sia nel tessuto formale sia nelle invenzioni emblematiche. Ritmi geometrici si alternano a cadenze decorative per creare spazi evocativi ed estrazioni liriche che hanno un sapore fiabesco. La visualizzazione di questa dinamica creativa trascende i limiti episodici per assurgere a significati esoterici.
L’arte deve necessariamente fare i conti con la materia e il cuore dell’uomo: tecnica e carne si intrecciano, pensiero, sentimento e fare costituiscono l’intrico inestricabile di ogni produzione artistica. Le suggestioni che giungono dal passato suggeriscono possibili percorsi, fanno emergere rinnovate capacità tecniche. Ma l’arte ha anche e soprattutto la forza di dire, senza timore, la possibilità di un ciclo vitale che conosca l’iniziare e il finire. I nodi stretti tra una materia che si lascia modellare, trasformare, e il sentire di un artista, ci consegnano, nella contemporaneità, la possibilità di una condivisione, una relazione, una benedetta e feconda amicizia tra gli uomini nel loro sentire più intimo: ecco il segreto che sa attraversare il tempo, senza temere di essere divorato.
Ecco che il riemergere di antichi colori e passate forme possono tornare e dire qualcosa di bello e affascinante alla contemporaneità. Dare voce ad una narrazione, al chiedere, al desiderio di interpretare, mirando alla verità, all’essenza che ciascuna cosa custodisce in sé, diviene la ragione profonda di ogni gesto artistico. L’oro del cielo di Dio, le forme gotiche che affiorano, una materia che sa piegarsi dolcemente pur mantenendo le proprie asprezze; colori caldi ed appassionanti che tratteggiano forme non ancora completamente compiute. Tutto questo emerge e rifulge nell’arte che ora si fa evento di Maria Rossella Battaglini. Un’incursione nell’arte sacra, mantenendo vigile e fresco lo sguardo sulla contemporaneità: ecco quanto possono evocare questi preziosi pannelli.