La sede di Piacenza dell’Università Cattolica aveva avviato un particolare progetto per celebrare, lo scorso anno, la ricorrenza del 50° del dies natalis di padre Agostino Gemelli, fondatore e primo rettore dell’ateneo del Sacro Cuore.
In occasione dell’anniversario si sono messi in luce, con una mostra, alcuni aspetti ancora poco noti della sua eclettica personalità, con l’intento di valorizzare la sua immagine nei confronti di un vasto pubblico, soprattutto di giovani, che ormai solo in numero limitato ne conoscono vita e opere.
Con un’apposita iniziativa si puntava anche a sottolineare una peculiarità del fondatore della Cattolica certamente di grande impatto: quella di essere stato “rettore aviatore”. Per questo motivo era stata prevista la collocazione davanti all’edificio della facoltà di Scienze della formazione, di un aviogetto, simbolico omaggio dell’Aeronautica Militare a padre Gemelli.
Per una serie di contrattempi, dovuti alla predisposizione del velivolo e al suo trasporto, l’operazione è stata portata a termine solo in questi giorni.
La definitiva sistemazione sarà completata con una targa, che ricorderà padre Gemelli, pilota di aeroplano, pioniere degli studi di medicina aeronautica, insignito per i suoi meriti scientifici del grado di colonnello del ruolo d’onore del corpo sanitario aeronautico.
Il fondatore della Cattolica, medico e scienziato, dopo essersi occupato della selezione dei piloti nel corso della prima guerra mondiale, si era dedicato tra i primi al mondo alla psicofisiologia dell’uomo in volo ed aveva avuto, nel 1937, la direzione di uno dei tre “Centri Studi e Ricerche di Medicina Aeronautica” costituiti in Italia. Per le sue ricerche scientifiche si era immedesimato a tal punto nel ruolo degli aviatori da voler acquisire, nel luglio 1939, a 61 anni, il brevetto di pilotaggio.
Nel 1941 aveva pubblicato, assieme ad Arturo Monaco e a Rodolfo Margaria, un ponderoso trattato di medicina aeronautica che ebbe un lusinghiero consenso scientifico nel mondo intero.
La statua di padre Gemelli, con il saio francescano e il caschetto da pilota, posta nell’atrio del Centro Sperimentale Volo dell’Aeronautica Militare a Pratica di Mare, lo ricorda a quanti oggi in Italia compiono gli studi più avanzati di medicina aeronautica.
L’aviogetto, collocato nella sede di Piacenza della sua università ha proprio le insegne del Reparto Sperimentale Volo e intende ricordare il fondatore della Cattolica a giovani e a meno giovani per una eccezionale particolarità, quella di essere stato “scienziato e aviatore tra gli aviatori”.