Nel 2013 cambia la Pac, la politica agricola comune europea, e io ho avuto la fortuna di vedere da vicino l’Europa che si prepara a questa sfida. Ho avuto infatti la fortunata possibilità di svolgere la parte pratica del master in Economia del Sistema agro-alimentare della sede cremonese dell'Università Cattolica nell'ufficio di Bruxelles di Opera, il giovane centro di ricerca della Cattolica di Piacenza diretto dal professor Ettore Capri. Fin da subito sono stata coinvolta nelle attività del centro che è attivo su diversi fronti, tutti indirizzati verso lo sviluppo di un'agricoltura europea sostenibile. In vista della riforma della Pac diverse problematiche devono trovare soluzione. Molteplici sono le pressioni che incombono sulle scelte da effettuarsi, dal lato economico con la crisi finanziaria e i tagli ai budget, dal lato ambientale con la scarsità delle risorse e il cambiamento climatico e infine su quello sociale con le questioni della sicurezza alimentare e della crescita della popolazione mondiale. Opera cerca di fornire una piattaforma comune su cui i diversi protagonisti coinvolti possano confrontarsi e cercare di convergere su soluzioni comuni e sostenibili e si propone di sostenere le decisioni politiche fornendo raccomandazioni e proposte pragmatiche e basate su dati scientifici.
In questi sei mesi sono potuta entrare in contatto con i diversi interlocutori del Parlamento e della Commissione Europea così come di diverse organizzazioni coinvolte nel settore. Ho avuto inoltre modo di approfondire importanti e attuali tematiche che stanno coinvolgendo gli stati membri dell'Ue: il settore agricolo e alimentare direttamente ma in modo indiretto anche i consumatori e la società intera. La partecipazione a numerosi seminari e conferenze organizzate sia dal nostro centro che da associazioni e istituzioni mi ha permesso di osservare da vicino il dibattito tra i diversi punti di vista e interessi in discussione. I due argomenti principali sui cui il centro di ricerca è impegnato sono quello dell'implementazione della direttiva europea sull'uso sostenibile dei pesticidi e della riforma della politica agraria comune. Entrambe sono tematiche molto vaste e che influenzano anche settori relativamente distanti da quello agricolo. È per questo motivo che il confronto tra i vari punti di vista presenti è fondamentale per poter giungere a un risultato che tenga conto di uno spettro il più possibile onnicomprensivo di possibili implicazioni derivanti dalle scelte necessarie. Osservare le diverse problematiche dal punto di vista europeo e non solo nazionale permette di prendere maggiore coscienza della complessità e delle dinamiche che sottendono i processi decisionali comunitari.
È stata un'opportunità unica di arricchimento non solamente dal punto di vista professionale ma soprattutto di crescita personale. L'atmosfera di Bruxelles rispecchia pienamente il ruolo di capitale europea che le è stato attribuito. È un crocevia di molteplici culture europee ed extraeuropee e le occasioni di mettersi in gioco e confrontarsi non mancano.
* 27 anni, di Spilimbergo (PN), laureata in Biotecnologie agrarie, neo-diplomata nel master in Economia del sistema agro-alimentare della sede cremonese dell'Università Cattolica