Ero ormai praticante legale da sei mesi quando la Corte Arbitrale della Camera di Commercio Internazionale di Parigi mi ha comunicato che la mia application per una internship era andata a buon fine. Laureata in Giurisprudenza nell’aprile del 2009, indirizzo internazionale, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ho sempre avuto un forte interesse per gli sviluppi giuridici internazionali, incoraggiata anche dalle mie origini: nata a Lyon (Francia) da genitori parigini, sono cresciuta e ho studiato in Italia, mantenendo però viva la mia indole multiculturale.
Già nel 2008, infatti, grazie all’opportunità offerta dalle Relazioni internazionali dell’ateneo, ho usufruito del progetto Erasmus, trascorrendo sei mesi nella mia Lyon presso l’Université Catholique, dove parallelamente alle lezioni della Faculté de Droit e del Master Théorie et pratique des droits humains, ho potuto effettuare delle approfondite ricerche per la mia tesi di laurea sulla “Rilevanza dei diritti fondamentali della persona nelle relazioni esterne dell’Unione Europea”, sotto la supervisione del professor Francesco Bestagno.
Il mio entusiasmo per il diritto internazionale mi ha portato poi, nel giugno 2009, a frequentare la Summer School istituita dall’Université Paris I - Sorbonne con la collaborazione della Cornell University, dedicata all’arbitrato commerciale internazionale. Quest’esperienza di studio, unita al mio praticantato presso uno studio internazionale di Milano, mi ha fornito la spinta necessaria per dare un seguito alla mia passione. Le mie ricerche mi hanno indirizzata alla Corte arbitrale della Camera di Commercio di Parigi, una delle più rilevanti istituzioni del panorama dell’arbitrato internazionale, che offre periodicamente a studenti delle collaborazioni presso la sua sede. Già laureata, ho potuto presentare la mia domanda alla Corte grazie all’offerta formativa dell’Università Cattolica dedicata agli stage extra-curriculari: è, infatti, possibile nei 16 mesi successivi alla laurea richiedere la sponsorizzazione dell’Università ai fini della sottoscrizione di una convenzione di stage.
Mi sono quindi trasferita a Parigi, città che, insieme a Lyon, mi aveva visto crescere e che adesso invece mi ritrovava in una nuova veste. Ho lavorato alla Corte dal 30 agosto al 29 ottobre 2010, in un primo momento presso il dipartimento Marketing e successivamente anche come stagista per il Segretariato generale. Mi sono occupata dell’organizzazione degli eventi giuridici, dal coordinamento dei progetti all’aggiornamento dei calendari, partecipando settimanalmente agli staff meeting e alle sessioni della Corte, oltre che assistere alle sessioni plenarie tenute una volta al mese.
Ho collaborato poi con il Counsel francese del Segretariato nella gestione delle cause a lui affidate, in quanto i ricorsi che giungono alla Corte vengono distribuiti ai diversi Counsel in base all’area di provenienza. Ho quindi avuto l’incredibile possibilità di partecipare direttamente ai lavori della Corte: studio di ammissibilità dei ricorsi, traduzione degli atti, ricerche ad hoc, controllo delle sentenze parziali e finali emesse dal tribunale arbitrale, che delibera sul merito della controversia, redazione di report riassuntivi e presentazione del progetto finale di sentenza alla Corte, che si pronuncia, invece, sulla legittimità della decisione del tribunale in sede ordinaria o plenaria, a seconda dell’importanza e della delicatezza del caso.
Posso dire di essere totalmente soddisfatta da questa esperienza, in quanto, dopo una lunga formazione teorica sull’arbitrato, ho potuto vivere direttamente la sua realtà, venendo a contatto con altri appassionati stagisti provenienti da svariati contesti giuridici e culturali, che sicuramente hanno contribuito ad arricchire umanamente la mia breve ma intensa esperienza parigina. Un ringraziamento particolare va al Servizio Stage & Placement dell’Università Cattolica che ha reso possibile tutto ciò e che offre quotidianamente agli studenti della sede di Milano la possibilità di “vivere” il diritto.