La lezione inaugurale della laurea magistrale in Progettazione pedagogica e formazione delle risorse umane si è tenuta a palazzo Loggia, nel salone Vanvitelliano, mercoledì 9 ottobre, con la lectio del sindaco Emilio Del Bono.
È stata l’occasione per fare il punto su una professione che ha un ruolo sempre più rilevante nella nostra società a fronte di un contesto sociale che penalizza i bambini e gli adolescenti, ma pone difficoltà anche agli adulti e agli anziani, in modo particolare a quelli che appartengono alle fasce sociali più deboli.
“Le professioni dell'educatore e del pedagogista, nel contesto italiano, hanno radici antiche e nel corso degli anni si sono confrontate in modi sempre diversi con l'evoluzione della società, dei bisogni educativi e sociali e delle problematiche emergenti, ha affermato il prof. Pierluigi Malavasi, coordinatore della laurea magistrale in "Progettazione pedagogica". Un professionista che conosce il valore delle diverse parti e dei differenti contributi (antropologico, storico, psicologico, sociologico) e che ha uno sguardo d’insieme di coordinamento e di progettazione.
Il sindaco Del Bono ha sottolineato che “se si vuole una società equilibrata e inclusiva, se vuoi accettare le sfide del presente serve lavorare sulla formazione delle persone. Sviluppare la propria intelligenza, essere creativi, essere competenti, essere adatti al mondo che si sta vivendo. Abbiamo bisogno di formatori, abbiamo bisogno di pedagogisti”.
Presente anche il preside prof. Luigi Pati, docenti e ricercatori della facoltà i quali hanno ricordato che la professione del pedagogista è oggi normata nell’ambito della legge 205/2017. In modo particolare, il comma 594 indica in modo dettagliato l’elenco degli ambiti professsionali del pedagogista, l’attribuzione del dell’abilitazione (che precedentemente non esisteva) e la qualifica del livello retributivo. La mattinata si è conclusa con una serie di workshop dedicati ai vari settori di specializzazione di questo corso di laurea.