Forse non è un caso che il periodo di quarantena sia coinciso con il tempo di Quaresima. Al di là dell’assonanza lessicale, i quaranta giorni che precedono la Pasqua sono intesi come tempo di silenzio, deserto, preghiera, riflessione più ampia sul nostro stile di vita sempre caratterizzato dal mito dell’efficienza in una società abituata alla produzione e alla rapidità.
Per questo motivo il Centro Pastorale dell’Università Cattolica ha deciso di conciliare il cammino quaresimale con le modalità “a distanza” che l’emergenza sanitaria impone. Così, su iniziativa dell’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori, ha proposto alle comunità dell’Università Cattolica un cammino spirituale “virtuale” intitolato “Le voci della Cattolica sulla Parola del giorno” per ricevere luce e conforto dalla Parola di Dio, andando insieme alle sorgenti della fede e della sapienza umana. Gli oltre cinquanta assistenti spirituali e docenti di Teologia delle quattro sedi dell’Università hanno elaborato ogni giorno a turno una serie di riflessioni per aiutare la meditazione e la preghiera di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo. Prendendo spunto dal Vangelo del giorno, hanno offerto una breve meditazione partendo da testi scelti e da dipinti o immagini, e interpretando, alla luce della Scrittura, il tempo particolare che stiamo vivendo.
Su questa scia si sono posti anche gli studenti del Collegio Augustinianum per i quali l’assistente spirituale don Daniel Balditarra, con collegamento a distanza, ha guidato la recita del Santo Rosario, la Via Crucis e ha celebrato la Messa domenicale.
Per la sede di Piacenza, l’assistente spirituale don Luca Ferrari ha organizzato la lettura di brani delle Scritture a cura di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, poi proposti on line, spiegando così l’iniziativa in una lettera aperta: «Quest’anno dovremmo limitarci ad auspici non sappiamo quanto fondati. Perciò desideriamo esprimerci con una parola certa alla quale affidare la nostra domanda di libertà, di gioia, di vita. (…) Desideriamo perciò offrire la nostra voce perché diventi parola accolta ed annunciata in questi giorni che sono i più importanti di tutto l’anno, di tutta la vita. Nel Triduo Pasquale ci lasceremo perciò condurre dalla passione del Signore così come ce la racconta Matteo apostolo ed evangelista».
Attenzione alla Parola è stata data anche nella sede di Brescia, affidata alla cura pastorale di don Mauro Cinquetti.
Diverse iniziative anche al Policlinico Gemelli dove, durante tutto il periodo quaresimale, nella cappella dedicata a san Giuseppe Moscati dagli assistenti spirituali è stata celebrata la Santa Messa delle ore 8.30, trasmessa in diretta su TV2000.
Particolare menzione merita la recita del Rosario del 2 aprile, anniversario della morte di San Giovanni Paolo II, che proprio dal Gemelli offrì un altissimo magistero sull’esperienza del dolore e della malattia. Infatti, nell’ambito delle proposte per unire l’Italia in preghiera avviate dai media cattolici al fine di offrire conforto, attraverso il piccolo schermo, a coloro che desiderano vivere un momento di spiritualità, monsignor Claudio Giuliodori, ha guidato la recita dei misteri luminosi del Rosario, con i testi delle meditazioni costituiti dagli scritti di San Giovanni Paolo II, San Giuseppe Moscati, San Francesco, Santa Bartolomea Capitanio.
In questa circostanza il vescovo ha pregato per gli oltre 400 contagiati da Covid-19, ricoverati al Gemelli, per i familiari che vivono momenti di amarezza non potendo assistere e confortare i propri cari ricoverati, per coloro che sono morti, spesso senza neppure un estremo saluto. Ha poi invocato l’aiuto del Signore per il personale sanitario impegnato a contrastare sul territorio e negli ospedali gli effetti deleteri della pandemia e ha espresso gratitudine agli operatori sanitari che stanno offrendo un esempio luminoso di dedizione nello spendere la vita per gli altri, prendendosi cura di chi è nella prova, con lo stile del Buon Samaritano. Al termine ha elevato una supplica a San Giovanni Paolo II davanti alla statua che si trova nel piazzale antistante il Policlinico Gemelli.
Tanti modi nuovi e coinvolgenti che, con il supporto dei media e della tecnologia, hanno offerto celebrazioni e riflessioni tutti i giorni del periodo quaresimale, preparando la comunità dell’Università Cattolica sparsa nelle varie sedi e conducendola verso la Pasqua.
Il tutto per superare la paura e l’angoscia e rafforzare lo spirito di appartenenza all’Ateneo dei cattolici italiani.