Una settimana in tour europeo per scoprire i segreti dell’eccellenza agroalimentare. Dal 30 aprile al 6 maggio 38 studenti della facoltà di Agraria della sede di Piacenza hanno realizzato un avvincente viaggio didattico in Europa: una visita che ha toccato non solo centri di ricerca all’avanguardia e realtà aziendali del comparto vitivinicolo, ma anche alcune prestigiose istituzioni europee.
«Opportunità di questo tipo aiutano a cogliere aspetti dell’agricoltura non sempre comprensibili con il solo studio teorico: i principi dell’agricoltura biodinamica applicati in Germania, le produzioni specifiche di un territorio e l’esigenza di qualità come “segreto” di successo per le cantine dello Champagne, esempi virtuosi di cooperazione tra giovani viticoltori del Palatinato» hanno sottolineato gli studenti. «Guardare con occhi meno miopi alle realtà agroalimentari del nostro Paese e riuscire a imparare dai nostri vicini di casa le strategie competitive di successo con la consapevolezza della potenzialità del nostro variegato territorio italiano e della riconosciuta importanza economica di regioni come la Lombardia (uno dei “quattro motori dell’Europa”) sono le sfide che ci attendono».
Un viaggio reso possibile dall’impegno organizzativo profuso dai docenti e dagli studenti della facoltà di Agraria che, grazie all’ospitalità mostrata da tutti gli imprenditori e i tecnici incontrati, hanno vissuto un’occasione unica di “crescita professionale” per quelli che saranno gli agronomi e i tecnologi alimentari di domani. L’aver respirato, seppur per breve tempo, un’aria internazionale ha scaturito in tutti i partecipanti una serie di riflessioni sul panorama agroalimentare europeo globalizzato.
Prima tappa del tour la Francia e, in particolare, le regioni di Borgogna, Champagne e Île de France. Durante il soggiorno oltralpe, i ragazzi sono stati ospitati dalla cantina Guy de Forez situata a Les Riceys, dalla celebre azienda Moët & Chandon di Épernay e dal Danone Research Centre di Palaiseau. Queste visite si sono rivelate occasioni di approfondimento molto apprezzate dagli studenti; in modo particolare, grazie al legame professionale tra il preside Lorenzo Morelli e la Danone, gli studenti hanno potuto trascorrere una mattinata nel centro di ricerca di una delle più celebri realtà industriali alimentari e “toccare con mano” dove e come vengono sviluppati nuovi yogurt e bevande fermentate.
La destinazione successiva è stata la città di Bruxelles che ha offerto incontri altamente formativi. Si è cominciato con un seminario sulla politica agricola comune (Pac) 2014-2020 presso gli uffici della Regione Lombardia, che ospita anche il centro di ricerca Opera (European Observatory on PEsticide Risk Analysis) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Successivamente gli studenti sono stati ricevuti da un funzionario del Parlamento Europeo, che ha illustrato le tre istituzioni che concorrono alla legislazione comunitaria e i meccanismi che regolano i rapporti tra l’Unione Europea e i singoli Stati Membri.
Non è mancato lo svago, in Belgio, con degustazione di celebri birre belghe. Ultimo step la Germania e, in particolare, le regioni di Hessen, Pfalz e Baden-Württemberg. La rappresentanza dell’Università Cattolica è stata in visita all’istituto sperimentale di Geisenheim, che collabora con l’istituto di Frutti-viticoltura della facoltà piacentina, un centro specializzato nella viticoltura, orticoltura, enologia e produzione di bevande a base di frutta, dove, grazie alle preziose spiegazioni del professor Manfred Stoll, gli studenti hanno scoperto il funzionamento della struttura e le metodologie di lavoro applicate dai colleghi tedeschi.
«Gilberto Lot, studente della laurea magistrale in Scienze e tecnologie agrarie è stato il vero e proprio “motore” della macchina organizzativa», tengono a sottolineare i ragazzi, che vogliono ringraziare anche il professor Alberto Vercesi, accompagnatore del tour, il preside Lorenzo Morelli, il direttore di sede Mauro Balordi, il direttore dell’Istituto di Frutti-viticoltura Stefano Poni, il direttore di Opera Ettore Capri e tutti gli sponsor (VH Italia, Azienda vinicola La Riva dei Frati, Bisol viticoltori in Valdobbiadene ed Educatt) e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che hanno reso possibile l’indimenticabile esperienza.