Innovazione e didattica della lingua: l’équipe di lingua francese per la laurea magistrale in lingue della sede bresciana, all’interno del corso della professoressa Maria Teresa Zanola, si è attivata per creare una radio in lingua francese. Protagonisti gli studenti.
«Cari studenti, per questo ciclo di lezioni ho pensato di proporvi qualcosa di un po’ diverso dal solito… che ne direste di creare una radio en français?». La proposta del professor Davide Vago ci ha sorpresi. Eravamo all’inizio del semestre, al momento inaugurale del ciclo di esercitazioni aperte agli studenti francesisti della laurea magistrale in Lingue, letterature e culture straniere. Un percorso finalizzato a perfezionare la competenza orale della lingua francese, come sottolinea la profesoressa Chiara Molinari, coordinatrice dell'équipe linguistica.
Grazie al coordinamento della professoressa Chiara Molinari, il progetto, come avremmo appreso in seguito, prevedeva la registrazione di un’emissione radiofonica in podcast, da inviare al sito internet francese Podcast d'établissement un enorme “raccoglitore”, sempre aggiornato, di più di mille emissioni radiofoniche scolastiche, dalle scuole elementari, fino ai collège (scuole medie), ai licei e alle università. Tutto il mondo è rappresentato, dalla Cina all’Europa, e la lingua franca che unisce paesi così lontani è proprio il francese.
In un misto di curiosità e timore, ci siamo lasciati trascinare alla scoperta di un mezzo di comunicazione che fino a quel momento avevamo vissuto solo da ascoltatori: la radio. Per prima cosa, ciascuno ha ideato una propria rubrica, scegliendone tema e titolo: in questo modo sono nate “Monde”, dedicata a questioni d’attualità; “Chefs sans frontières”, la rubrica sulla cucina; “Un poème par jour”, l’angolo della poesia; “Voyageons!”, alla scoperta di mete turistiche celebri o meno celebri; e, infine, “Les trois MOTSquetaires”, la rubrica sui jeux de mots, i giochi di parole che tanto affascinano i cugini d’oltralpe.
Dovevamo tuttavia ancora affrontare la parte che più ci preoccupava: la registrazione. Nonostante i primi timori, alternandoci di volta in volta nel ruolo di conduttori o di ospiti delle varie trasmissioni, abbiamo imparato a vincere l’imbarazzo e a parlare nella maniera più spontanea possibile, senza temere troppo gli eventuali errori di pronuncia o le esitazioni dovute all’agitazione. «Tutto questo è normale, poiché fa parte dell’oral spontané», ci rassicurava il professor Vago, insistendo proprio sull’obiettivo didattico del corso.
Abbiamo avuto infine la possibilità di assistere alla fase di montaggio, grazie all’aiuto dei tecnici del laboratorio della sede, a partire dalla regolazione di toni e dei volumi, passando per la gestione delle pause di “silenzio”, fino all’inserimento dei jingles musicali che avevamo scelto per rendere più piacevole l’ascolto della nostra radio. In questo modo, riascoltandoci più volte - e lasciandoci inevitabilmente sfuggire qualche sorriso ogni volta che risentivamo la nostra voce negli altoparlanti – abbiamo visto la nascita di Radio JFI - Jeudi Français à l’Italienne, letteralmente: “Giovedì francese all’italiana”.
Si è trattato di un modo originale e divertente con il quale affrontare l’apprendimento della lingua francese, specie nella sua dimensione orale, che ci ha permesso di approcciarci al mondo radiofonico e, per una volta, di metterci alla prova con qualcosa che uscisse dagli schemi tradizionali delle lezioni universitarie. E ora, non ci resta che augurarvi buon ascolto.