Il Laboratorio di Psicologia della sede bresciana della Cattolica affiancherà la Procura della Repubblica di Brescia con una ricerca-azione sull’accoglienza e il primo sostegno ai soggetti deboli, soprattutto donne e minori, nella fase di ricezione della denuncia di reato. A questo scopo il 16 febbraio è stata firmata una convenzione dal Procuratore Aggiunto Sandro Raimondi e dal direttore di sede Luigi Morgano per la realizzazione del progetto che sarà condotto sotto la responsabilità scientifica di Giancarlo Tamanza, docente di Psicologia.
«La scelta di operare secondo la logica della ricerca-intervento, che è una forma specifica di indagine clinico-sociale, - spiega Tamanza - è dettata dalla specificità dell’oggetto considerato e dalla necessità di produrre una comprensione e una conoscenza non soltanto astratte e generali ma riferite alla specificità dell’esperienza considerata e prodotte all’interno dei “processi di lavoro”, integrando elementi strettamente conoscitivi con aspetti pragmatici ed operativi».
La tematica centrale su cui si concentrerà la ricerca-intervento riguarda l’insieme dei processi comunicativi e relazionali che si realizzano nella fase della “ricezione della denuncia” dei cosiddetti soggetti deboli, con particolare riguardo alle situazioni di violenza e maltrattamento. Si tratta di questioni che rivestono particolare delicatezza sia in relazione al successivo sviluppo delle indagini giudiziarie, sia in relazione alle condizioni psicofisiche e di benessere delle persone coinvolte. L’ottimizzazione e l’incremento dell’efficacia degli interventi messi in atto nelle fasi di ricezione della denuncia, compresi gli aspetti di accoglienza e di primo sostegno, richiedono infatti un insieme articolato e complesso di abilità e competenze professionali rispetto alle quali il sapere psicologico e clinico può certamente offrire un contributo rilevante.
Gli obiettivi possono essere ricondotti a tre dimensioni: la prima sarà quella di fare una ricognizione delle prassi attuate e dei fattori di efficacia e di criticità; la seconda azione sarà quella di definire un “protocollo operativo” attraverso il quale procedere alla “ricezione delle denunce”, con particolare attenzione ai processi comunicativi e relazionali volti a potenziare gli effetti di accoglienza e di primo sostegno; infine, valutare l’efficacia del “protocollo operativo” individuato.
I risultati di quanto elaborato a seguito dell’accordo saranno raccolti in una relazione finale e utilizzati per ulteriori attività scientifiche e didattiche, pubblicazioni e comunicazioni a convegni nazionali ed internazionali. L’équipe di lavoro dell’Università Cattolica è composta oltre che dal professor Tamanza, da Marialuisa Gennari, ricercatore di Psicologia Clinica, da un dottorando di ricerca in Psicologia Clinica e Sociale e da una psicologa impegnata nel tirocinio post-laurea.