di Sara Matarese *
Tutto potrebbe avere inizio così: una proposta tra le tante che rischia di sfuggirti o apparirti lontana. Per 15 studenti di psicologia non è stato così. Abbiamo colto con entusiasmo e curiosità la proposta di una Summer School negli Stati Uniti. Ed eccoci, dopo nove ore di volo, a Philadelphia, accolti calorosamente dal Chestnut Hill College (foto sotto) per la scuola estiva in Family Therapy and Clinical Training with Diverse Families. In un campus immerso nel verde della Pennsylvania abbiamo trascorso tre settimane di studio e vita comune.
Le lezioni, coordinate dal professor Scott Browning, ci hanno permesso di entrare in contatto con un metodo e uno stile di insegnamento nuovi e stimolanti: coinvolgimento attivo, tramite giochi di ruolo, discussioni, condivisione e valorizzazione dell’esperienza e del pensiero di ciascuno. A ciò si è aggiunta una sapiente integrazione tra contenuti teorici e applicazione pratica. Il corso è risultato ricco e variegato nei temi trattati, ma allo stesso tempo integrato in maniera armonica. Il collante è stato il rapporto che si è instaurato tra studenti e insegnanti, disposti a esporsi personalmente e professionalmente: ci ha colpito il desiderio dei docenti di condividere la loro esperienza clinica, stimolando il confronto e la riflessione critica.
Il corso ci ha inoltre consentito di sostenere un esame in lingua riconosciuto dal piano di studi italiano. Potersi misurare con l’inglese è di fatto un altro aspetto significativo della nostra esperienza: abbiamo avuto l’opportunità di migliorare e arricchire il nostro bagaglio linguistico, sia quotidiano che tecnico della disciplina psicologica. Ma non è tutto qui…
Abbiamo avuto anche la possibilità di conoscerci, di condividere la vita da college e di sfruttare pienamente il soggiorno negli Stati Uniti. La posizione strategica di Philly ci ha permesso, durante i week-end, di visitare alcune delle città più significative dell’East Coast: Washington, Boston e, naturalmente, New York! Il bilancio della nostra esperienza, nonostante le difficoltà e gli imprevisti che ogni nuova avventura comporta, è molto positivo. Insomma, un’opportunità che non bisogna proprio farsi sfuggire. Serve solo tanta voglia di mettersi in gioco e tanta curiosità per scoprire una cultura diversa e affascinante come quella americana.
Ci piace concludere ringraziando il professor Vittorio Cigoli e il professor Browning che coltivano questa collaborazione internazionale, le dottoresse Monica Accordini e Federica Facchin, che come tutor hanno accompagnato gli studenti, i docenti del College per la ricchezza umana e professionale e tutto lo staff del Chestnut Hill College che ha garantito sicurezza ed efficienza dei servizi.
* studentessa di Psicologia, in rappresentanza di tutti gli studenti che hanno partecipato alla Summer School a Philadelphia