Dal 1999 a oggi ha erogato 23.804 finanziamenti a famiglie e imprese sociali, per un totale di 1,8 miliardi di euro. E nel 2013, nonostante la grande crisi, ha registrato una crescita nella raccolta diretta pari all’11% a fronte della contrazione complessiva del resto del sistema bancario (-1,9%). Sono i numeri che raccontano i quindici anni di vita di Banca etica, la prima banca italiana interamente dedita alla finanza etica.

A misurare le performance dell’istituto, attualmente guidato da Ugo Biggeri, è stata l’indagine: L’impatto sociale di Banca etica. 15 anni di finanza al servizio del bene comune, condotta da Stella Gubelli e Valentina Langella, entrambe ricercatrici dell’Altis, presentata il 4 marzo alla Camera dei deputati. Obiettivo dello studio, commissionato da Banca etica, cercare di misurare per la prima volta l’impatto sociale di un istituto di credito, ovvero quantificare la ricaduta che i finanziamenti erogati hanno sulle persone e sulle aziende che li ricevono, sulla collettività, sull’ambiente. Ne è emerso un quadro interessante che la dice lunga sul cambiamento in atto nel sistema economico italiano.

 

 

Focalizzando l’attenzione su alcuni dati risulta che il 70% dei finanziamenti deliberati da Banca Etica sono andati a enti non-profit contro l’1% della media del sistema bancario italiano. In particolare, l’82% del campione dichiara che il finanziamento ottenuto è stato “condizione necessaria”, mentre il 47% è riuscito a ottenerlo dopo che una o più banche avevano rifiutato di concederlo. Non solo. Le organizzazioni e le imprese che sono state finanziate riconoscono di aver aumentato le proprie possibilità di fare rete.

Tradotto in cifre: il 62% reputa di aver avuto la possibilità di valorizzare le capacità dei propri collaboratori; il 53% di aumentare la motivazione del personale; il 52% di creare nuovi posti di lavoro; il 51% di aumentare il reddito, il 44% di aver conseguito un risparmio economico. Ma insieme alle imprese anche le famiglie hanno beneficiato del sostegno di Banca Etica. Sono state, infatti, oltre 12mila le persone che grazie ai finanziamenti erogati dall’istituto hanno potuto intraprendere piccoli progetti personali, tra cui l’acquisto della casa (44%), la ristrutturazione efficiente della propria abitazione (19%), l’adozione di un figlio (2%), l’opportunità di lasciare la casa dei genitori, per andare a vivere da solo o con il/la compagna (12%).

Infine, non sono mancate ricadute positive anche sul fronte ambientale. Banca Etica ha finanziato l’installazione di 1.531 impianti a fonti rinnovabili che hanno permesso di: produrre oltre 48mila MWH di energia pulita ogni anno, evitare ogni anno l’emissione in atmosfera di 25.600 tonnellate di CO2, con un risparmio economico per la collettività calcolabile in 410mila euro annui (secondo il “Social Cost of Carbon - SCC”).