Dalla politica estera statunitense, al ruolo di Paesi come Iran e Arabia Saudita, fino alla questione israelo-palestinese e alle conseguenze della guerra in Yemen. Sono gli elementi chiave per comprendere il Medioriente secondo il professor Mehran Kamrava, direttore del Center for International and Regional Studies della Georgetown University’s School of Foreign Service in Qatar, una delle voci più autorevoli a livello internazionale nell’analisi degli scenari mediorientali.
Il professore, che abbiamo intervistato (qui sopra), è stato il protagonista dell’incontro “The Changing Middle East. Challenges, opportunities and emerging dynamics” che si è tenuto il 29 maggio nella sede di largo Gemelli.
L’incontro è stato l’evento conclusivo del percorso di geopolitica coordinato dal professor Riccardo Redaelli (a sinistra nella foto), direttore del Centro di Ricerche sul Sistema Sud e il Mediterraneo allargato, ed è stato organizzato nell’ambito del Centro di Studi Internazionali di Geopolitica (Ce.St.In.Geo.), realtà fondata dal professor Maurizio Carandini (a destra nella foto) e rivolta a studenti e docenti delle scuole superiori. Al progetto, arrivato alla decima edizione, hanno partecipato quest’anno circa 80 studenti degli istituti superiori “Leardi” e “Balbo” (Casale Monferrato) e “Saluzzo-Plana” (Alessandria).
Partendo dall’analisi del riemergere delle dinamiche settarie, il prof. Kamrava ha descritto in modo chiaro l’attuale periodo di instabilità e la competizione strategica dei diversi attori dell’area. Interessante e stimolante è stata la discussione conclusiva con gli studenti, a dimostrazione dell’interesse che questi temi hanno suscitato nei partecipanti all’iniziativa.