L’italiano, lingua degli angeli per Thomas Mann, è la lingua più romantica del mondo secondo un sondaggio di qualche anno fa rivolto a 320 linguisti dall’azienda londinese Today translations, che offre traduzioni e interpreti in oltre 200 lingue.
L’italiano è sonoro e bellissimo, ed è la lingua di riferimento per chi ama l’arte, la musica, l’architettura, l’opera, il cibo: molte delle cose piacevoli della vita, insomma. E l’insegnamento della lingua italiana può diventare arte. Trasmettere la conoscenza della lingua può diventare un momento giocoso per creare nuovi collegamenti, esercizi, percorsi di apprendimento, e forme di espressione.
È quello che hanno sperimentato i corsisti del master universitario in Didattica dell’italiano L2, nell’ambito della lezione tenuta dal maestro Alberto Villa, inventore del metodo “GrammatiCanto”.
Il maestro Villa è noto su tutto il territorio nazionale per le ricerche e la realizzazione di strumenti adeguati al superamento di ostacoli che impediscono il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e formativi del percorso didattico attraverso la musica, accompagnata dalla gestualità dalla memorizzazione dei testi e dalla coordinazione psico-motoria, come strumento di apprendimento.
In particolare Alberto Villa ha proposto il suo metodo per la trasmissione della conoscenza di aspetti linguistici dell’italiano (vocali, consonanti, fonemi e regole grammaticali) attraverso canzoni “visive”, in cui il canto si unisce alla gestualità, al ballo e al disegno.
Durante la lezione i corsisti, guidati dal maestro Villa e da Mariella Chieco, hanno potuto imparare i testi delle canzoni e i gesti, ballando al ritmo di canti atti a rafforzare in modo ludico e dinamico i concetti grammaticali.