Un Manifesto per la buona impresa che punta a creare valore, attenta ai giovani, all’internazionalizzazione, al territorio, alla creatività e alla bellezza. A stilarlo il Think Tank Sviluppo Imprenditorialità Innovativa, il “pensatoio” istituito da Università Cattolica e ProSpera-Progetto Speranza, proprio con l’intento di creare un luogo di convergenza tra imprenditori, manager e accademici per contribuire ad accrescere la competitività e le capacità d’innovazione del sistema Italia.

A illustrare le linee guida del nuovo documento sono stati alcuni esponenti del mondo imprenditoriale coinvolti nel Think Tank che lunedì 4 novembre si sono riuniti in Università Cattolica per dialogare su come Fare impresa e sostenibilità nella competizione globale

Cinque i punti chiave che caratterizzano il Manifesto: il lavoro di fare impresa; l’impresa verso una sostenibilità integrale; patto generazionale, speranza e futuro; inclusività, rispetto e responsabilità; competizione e coo-petizione nel nuovo contesto globale. Ogni punto, poi, include ulteriori indicazioni molte delle quali rimandano alla necessità di coniugare attività profit con attività no profit, generare valore oltre il profitto, curare il benessere di clienti, dipendenti e altri stakeholder, contribuire a costruire un futuro migliore del presente, sviluppare i talenti e favorire le giovani generazioni. 

«La velocità e la portata del cambiamento richiedono nuovi paradigmi per l’esercizio delle attività di impresa», ha detto Federico Rajola, docente di Organizzazione aziendale e direttore del Centro di Ricerca in Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) illustrando i risultati finora raggiunti dal Think Tank. «Imprenditori e manager sono sempre più orientati alla creazione di valore per il lungo periodo. Una visione che si accompagna a scelte volte a migliorare progressivamente la sostenibilità e l’orientamento sociale dell’impresa». 

D’altronde «le imprese devono generare valore per gli azionisti ossia un risultato che sia sostenibile nel tempo», ha fatto eco Alessandro Profumo, amministratore delegato Leonardo. «Le imprese devono investire in ricerca e sviluppo, nelle persone, nei giovani nella catena dei fornitori. In sintesi l'impresa o è sostenibile o non è impresa. In questo ambito vorrei ricordare i 17 Sdg’s (Sustainable Development Goals) dell’Agenda ONU 2030, fondamentali per le nuove generazioni, che le imprese devono comprendere e sui quali devono lavorare perché diventino realtà». 

Per questo la sostenibilità, ha osservato il vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò, deve essere considerata una «scelta strategica» e un «valore della competitività» dell’impresa: «È un tratto del ‘made in Italy’, anche quando non la chiamavamo così».

Forse per questo suggerisce Sergio Dompé, a capo dell’omonimo gruppo farmaceutico, servono nuovi indicatori economici per decifrare i bisogni delle persone: «Oltre al Pil andrebbero misurati fattori come l’assistenza sanitaria o la massa dei risparmi delle famiglie, allora l’Italia sarebbe dipinta in maniera diversa».

Parte integrante del Think Tank è anche la volontà di stimolare lo scambio intergenerazionale fra giovani desiderosi di avviare nuove iniziative economiche e imprenditori appassionati e interessati a innovare la propria azienda. Infatti, la presentazione del Manifesto è stata anche l’occasione per premiare i cinque vincitori della Business Vision Competition, giovani imprenditori la maggior parte dei quali laureati in Università Cattolica che nel prossimo anno saranno affiancati da imprenditori e manager nello sviluppo della loro capacità imprenditoriale. 

Le startup premiate sono Athenaeum Edtech, che si propone di contribuire al processo di digitalizzazione delle università pubbliche e private italiane; Biozonid, focalizzata nello sviluppo di prodotti ozonidi (oli vegetali “caricati” ad ozono) per utilizzarli nell’industri agraria allo scopo di diminuire sensibilmente l’impiego di sostanze chimiche tradizionalmente utilizzate; Jam, che punta allo sviluppo di un’applicazione che metta in contatto chiunque sia alla ricerca di uno spazio (per fermarsi, lavorare o studiare) con i ristoranti, i quali mettono a disposizione il proprio locale e i propri servizi; Eduactive, che intende formare le nuove generazioni all’accesso nel mondo del lavoro e fornire supporto logistico, strategico e organizzativo ad aziende interessate all’imprenditoria giovanile, e Icast, un assistente casting tecnologico, che snellisce il processo di recruiting di modelli e modelle nel mercato del fashion.

All’evento, promosso da “Cattolicaper le Start-up” e ProSpera-Progetto Speranza, hanno partecipato tra gli altri Mario Molteni, docente di Corporate Strategy, Sabino Illuzzi, segretario generale dell’Associazione ProSpera-Progetto Speranza senior director di Intesa Sanpaolo, Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda e Direttore Fondazione Pirelli, Andrea Munari, Ceo & General Manager BNL nonché responsabile di BNP Paribas per l’Italia, Tatiana Rizzante, ceo Reply.