Un importante evento volto a porre le basi per una strategia panafricana. È stato soprattutto questo il workshop operativo "Fostering Social Entrepreneurship in Africa", ospitato da Altis - Alta Scuola per Impresa e Società dal 29 al 31 marzo. Realizzato grazie al contributo di una fondazione familiare facente capo ad una famiglia imprenditoriale tedesca il workshop ha posto le basi per una strategia panafricana, guidata dall'Università Cattolica, per lo sviluppo di programmi di formazione rivolti a imprenditori africani proponenti iniziative che impattino positivamente sullo sviluppo economico e sociale del continente nero.
La squadra di ALTIS, guidata dal direttore Mario Molteni, ha impostato i lavori partendo dall'ormai internazionalmente riconosciuto MBA in Global Business and Sustainability - Social Entrepreneurship Track (MBA SET) offerto dall'Università Cattolica a Nairobi (Kenya) dal 2011, e premiato nel 2012 con l’Ashoka-U Cordes Innovation Award da Ashoka Foundation.
Scopo del workshop era proprio coinvolgere alcuni importanti atenei cattolici africani, le Business School leader in programmi di formazione per imprenditori sociali a livello mondiale e le fondazioni italiane maggiormente attive sul tema, al fine di predisporre una strategia comune e programmi specifici per replicare, adattandolo ai contesti locali, l'approccio alla formazione imprenditoriale adottato da ALTIS con l'MBA SET.
Un appuntamento al quale hanno partecipato rappresentanti di spicco di istituzioni del calibro del Catholic Institute of Business and Technology di Accra (Ghana), della Santa Clara University statunitense (creatrice del Global Social Business Incubator, programma leader a livello mondiale per l'incubazione di business sociali), del Tangaza College di Nairobi (Kenya) già partner di ALTIS per l'MBA SET, del Boston College, ateneo principe nella formazione imprenditoriale negli Stati Uniti, della Makeni University (Sierra Leone), dell'Uganda Martyrs University di Kampala, dell'INES di Ruengheri (Rwanda) e di ENI Corporate University. Senza dimenticare il coinvolgimento delle fondazioni Cariplo, Marcegaglia e COOPI, la Conferenza Episcopale Statunitense e FITS! – Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore, legata a Banca Prossima.
Il workshop è stato impostato secondo una logica operativa e improntata ai risultati: durante il primo giorno di lavori si sono passate in rassegna le iniziative già intraprese per la formazione di imprenditori sociali e i bisogni specifici nei contesti locali di appartenenza dei 5 atenei africani presenti. Su tale base quindi sono stati creati gruppi di lavoro che hanno lavorato intensamente durante la mattina del secondo giorno per sviluppare due ipotesi di programmi di formazione tagliati sulle esigenze emerse: un programma di master con formula executive per imprenditori sociali e un incubatore/acceleratore di imprese sociali in ambito agricolo nelle aree rurali dei paesi africani rappresentati. Il pomeriggio del secondo giorno è stato quindi dedicato alla presentazione delle due ipotesi di programma alle fondazioni invitate, cogliendo l'occasione di recepire le loro importanti e incisive indicazioni sul come impostare l'ulteriore sviluppo delle proposte in progetti attrattivi per potenziali finanziatori.
Anche partendo da tali basi, il terzo giorno è stato incentrato sull'impostazione di un progetto comune, un'alleanza che unisca tutti i partecipanti al workshop e che si impegni negli anni a venire a realizzare, inizialmente nei paesi africani presenti (Kenya, Ghana, Rwanda, Sierra Leone e Uganda), e potenzialmente in altri contesti nel continente, i progetti di Master e incubatore sviluppati. Facendo leva su una nuova collaborazione nord-sud e sud-sud del mondo, tale alleanza si è posta il non facile obiettivo di contribuire allo sviluppo del continente africano creando una classe di imprenditori dai forti valori e capaci di pensare tanto al profitto quanto alla sostenibilità di lungo periodo della loro azione.