Il "Lato opposto della pelle" (Historica edizioni, 2018), esordio letterario dello psicologo, psicoterauta e autore bresciano Luca Bonini, è stato oggetto di presentazione e dialogo con gli studenti nel convengo "Clinica & letteratura", organizzato nell'ambito dell'edizione 2019 del ciclo "Le sfide attuali della psicologia" promosso dall'omonima facoltà.
Se il binomio salute mentale-letteratura non rappresenta una novità, bensì se ne trovino copiose testimonianze dall'antichità sino ai giorni ai giorni - come ha fatto notare la prof.ssa Carla Boroni nel suo excursus storico-letterario da Torquato Tasso, Pirandello e sino ad Alda Merini - tra i concetti più importanti rilasciati durante l'incontro spicca sicuramente la dimensione curativa delle relazioni, l'importanza del rapporto tra adulti e ragazzi e di come la dimensione narrativa assuma un ruolo centrale per la diagnosi delle patologie e la cura del paziente.
Già perchè, come ha sottolineato il prof.Giancarlo Tamanza, la psicologia di ambito clinico non prevede solo l'applicazione tecniche, ma anche e soprattuto una buona dose di empatia e capacità di lettura oltre l'apparenza.
Si possono insegnare emozioni che non si è sicuri di possedere? Si può aiutare l’altro a guarire se non si è certi d’essere guariti? Il volume narra la storia di Teresa, all’inizio bambina complicata allontanata dalla propria famiglia, poi giovane neuropsichiatra, incontra le storie di ragazzi rotti che urlano, piangono, scappano, si innamorano, vivono nella comunità per adolescenti in cui si ritrova, quasi per caso, a lavorare. Durante l'esercizio della professione, Teresa aiuterà i "suoi" ragazzi a cambiare in meglio, a ritrovare una traiettoria di vita, ma saranno anche i ragazzi - con il loro bagaglio di esperienze - a cambiare lei.