È il “Passaporto per la sostenibilità” una delle iniziative promosse dall’Alta Scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica (ASA) in occasione del Villaggio per la Terra, organizzato da Earth Day Italia insieme al Movimento dei Focolari, in svolgimento a Villa Borghese a Roma. Ogni bambina e bambino ricevono un “passaporto” da completare, “viaggiando” nelle 17 piazze animate tematicamente dagli studenti dell’Università Cattolica attraverso laboratori ed attività esperienziali e ideate per la comprensione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Al termine del percorso i bambini e le famiglie possono esprimere la loro opinione attraverso le pulsantiere “Smile In” presenti allo stand ASA.

Nei giorni del Villaggio per la Terra sono sessanta gli studenti di tutte le sedi dell’Università Cattolica che, dal 24 al 29 aprile, partecipano come volontari all’animazione delle 17 piazze tematiche e multimediali dedicate. Le iniziative, dedicate a esplorare e approfondire l'Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, promosse e sostenute dal Rettorato dell’Ateneo del Sacro Cuore, sono coordinate scientificamente dall’Alta Scuola per l'Ambiente (ASA) diretta dal professor Pierluigi Malavasi, Ordinario di Pedagogia generale e sociale della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica.

L’Alta Scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica sta realizzando una rilevazione delle iniziative e dei progetti inerenti l’Agenda ONU 2030. L’indagine ha l’obiettivo di delineare le dimensioni e la direzione in cui i progetti delle organizzazioni del Terzo settore nazionali si stanno muovendo. Tutto ciò per valorizzare le buone pratiche rilevate, immaginare future linee di sviluppo e realizzare progetti comuni. La ricerca si colloca nell’ambito del progetto Obiettivo 2030 (www.obiettivo2030.it) che Earth Day Italia ha lanciato con ASviS per promuovere e accelerare il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Con il progetto Obiettivo 2030 e con il “Villaggio per la terra”, Earth Day Italia ha la volontà di raccontare e mettere in luce l'opera spesso nascosta che le realtà del Terzo settore mettono in atto e dare visibilità a quella parte di paese tanto creativa e vitale, quanto spesso posta in ombra.