Gli speaker delle principali emittenti nazionali ospiti alla prima lezione del master Fare radio per parlare del ruolo della voce nel mercato radiofonico e come avvicinare i giovani a quello che sembra essere un ambiente chiuso. Sembra.
L’incontro si è tenuto presso la sede di largo Gemelli, lo scorso 13 settembre. La lezione aperta “La voce della Radio" organizzata da Almed, l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo, e il master Fare radio. Sono intervenuti Betty Senatore, voce di Radio Capital; Guido Monti, voce di Radio Freccia; Matteo Di Palma, voce di R101 e coordinatore didattico del master, il tutto moderato dal direttore Paolo Gomarasca.
Durante l’incontro si è analizzato il peso che ha oggi lo speaker radiofonico in radio, ruolo fondamentale per cercare di catturare il target che l’emittente si è prefissata. Particolare attenzione è stata data al linguaggio del conduttore, un modo di speakerare sempre più vicino al modo di parlare dell’ascoltatore.
Ci si è soffermati sulle tante tipologie di conduzione e stili che possiamo trovare oggi “on air”, sia nella radio di flusso che di programmi, fino ad arrivare a delineare le caratteristiche fondamentali per poter lavorare oggi in radio, come il carisma, la personalità e la versatilità.
Oggi lo speaker radiofonico deve saper tenere un preciso equilibrio tra la propria personalità e l’identità dell’emittente, snodo fondamentale per la fidelizzazione dell’ascoltatore a entrambe le parti.
Nella fase finale dell’incontro, grande spazio ha trovato l’analisi del mercato lavorativo rispetto a questa posizione. Un ambito su cui il master Fare Radio ha sempre prestato attenzione.
«Le emittenti non prendono i giovani perché non sono sufficientemente preparati e (purtroppo), nella dura legge della diretta non c’è tempo e modo di prepararli» ha affermato Guido Monti. «Ecco perché c’è bisogno di frequentare un corso di formazione completo come il master Fare radio».