«Il problema principale della giustizia italiana è il fatto che non sia un fattore di sviluppo né sociale né economico per il Paese ma sia una ragione di freno perché chiunque deve assumersi una responsabilità pubblica ha il terrore di rimanere invischiato in qualcosa che non riesce a dominare». Lo ha detto Umberto Ambrosoli a proposito della situazione della giustizia in Italia alla luce dei fatti che hanno messo nell’occhio del ciclone la magistratura italiana.
L’avvocato milanese è intervenuto lunedì 17 giugno all’Università Cattolica per parlare agli studenti della facoltà di Giurisprudenza nell’ambito dell’incontro dal titolo: “Giorgio Ambrosoli. Il coraggio della verità”, a circa quarant’anni dal suo assassinio. «Quella di mio padre è una bella storia da raccontare in una fase storica in cui le persone ignorano il passato e sono irresponsabili verso il futuro».
L’evento è stato introdotto dai saluti del preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica Stefano Solimano e del docente di Diritto commerciale Vincenzo Cariello.
Intervistato ai microfoni di Cattolicanews si è soffermato anche sulla crisi e sulla corruzione della magistratura italiana.
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