In occasione delle Giornate europee del Patrimonio, iniziativa legata alla promozione di eventi culturali lanciata nel 1985 dal Consiglio d'Europa, sabato 21 settembre, presso l’area archeologica della villa tardoantica e Antiquarium di Palazzo Pignano (Cr), sono in programma diverse attività che permetteranno di entrare in contatto con il mondo antico e con la sua scoperta.
Il complesso della villa, imponente residenza composta da strutture abitative e produttive, portato alla luce e indagato tra il 1969 e il 1999, fu acquisito alla fine degli anni ’90 dallo Stato e fu reso fruibile ai visitatori con aperture quotidiane e gratuite, gestite dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.
Le indagini archeologiche presso la lussuosa villa romana a padiglioni, condotte dal 1969 al 1999, dal 2016 sono portate avanti dal dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica sotto la direzione scientifica del professor Furio Sacchi e in regime di concessione di scavo da parte del Mibac.
La visita ai resti comprende un piccolo Antiquarium, che raccoglie alcuni dei reperti recuperati negli scavi, ubicato in alcuni locali prossimi all’area, messi a disposizione dal Comune di Palazzo Pignano.
Completa il percorso infine l’allestimento interno alla pieve delle murature relative all’edificio di culto annesso alla villa, visitabili grazie alla disponibilità della Parrocchia di san Martino.
È in corso, presso il sito, la quarta campagna di scavo, iniziata il 2 settembre, che continuerà fino al 27 settembre. Obiettivo di questa campagna è l’apertura di due nuove aree di scavo ubicate nel settore residenziale della villa e nell’area occupata dagli edifici destinati allo stoccaggio e alla lavorazione dei prodotti che provenivano dalle vaste proprietà di pertinenza del complesso residenziale. Si potrà così indagare o conoscere in modo più approfondito la lunga storia del sito, che oggi sappiamo essere già frequentato con continuità dalla metà del I fino a tutto il V secolo d.C.
Allo scavo partecipano circa venti studenti iscritti alla laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali, alla laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte e Scienze dell’Antichità, alla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università Cattolica.
«Tra i principali ambiti di ricerca promossi dalla Sezione di Archeologia dell’Università Cattolica di Milano, attiva in altri siti della Lombardia e non solo - commenta il professor Furio Sacchi - Palazzo Pignano occupa un posto di particolare interesse per la sua lunga storia, di cui si conoscono alcuni aspetti macroscopici: la grande villa qui costruita tra il IV e il V secolo d.C. i cui ruderi connotano oggi un angolo di Pianura Padana immutato nel tempo e le trasformazioni cui lo stesso complesso residenziale andò incontro in epoca altomedievale con la frequentazione longobarda e poi, intorno all’anno 1000, con la presenza di una curtis cum plebe attestata dalle fonti letterarie. L’esperienza degli scavi è di grande valore anche per la formazione sul campo degli studenti universitari interessati alla disciplina archeologica nei suoi molteplici aspetti (età romana, periodo longobardo, età medievale)».