di Enrico Reggiani *
8 maggio 2011: durante la 87esima Giornata dell’Università Cattolica, insieme alle testimonianze di due note giuriste laureate in largo Gemelli, sono Dialoghi di musica e parole sull’Università Cattolica a far presagire che per la presenza della musica nel nostro Ateneo potrebbe aprirsi una fase nuova.
31 maggio 2011: un articolo di CattolicaNews dal titolo inequivocabile ("La musica che gira in chiostro") conferma l’avvio di un’iniziativa che “non vuole creare un gruppo musicale, un’orchestra di ateneo, ma proporre a studenti e laureati della Cattolica con competenze musicali di regalare qualche perla agli altri per metterla in dialogo con i saperi dell’università”.
Nello stesso anno altri due eventi conferiscono ulteriore concretezza a quei primi iniziali vagiti cultural-musicali: il 7 luglio, il concerto del King’s College London Chapel Choir, diretto da David Trendell, copromosso dal Centro Pastorale e da Note d’InChiostro; il 22 novembre, la lezione-concerto Il pensiero è musica, forse… (con letture e riflessioni sulla musica tratte dagli scritti di John Henry Newman) collocata nella cornice di Ad fontes. Si entra in una storia per fare storia, una delle iniziative promosse per celebrare il 90° anno della fondazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nasce così il progetto cultural-musicale di Ateneo Note d’InChiostro, grazie al prezioso sostegno di monsignor Sergio Lanza, all'epoca assistente ecclesiastico generale, che affida a me, docente di Letteratura Inglese alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e musicologo, la responsabilità scientifica, e a Giampiero Innocente, funzionario della Biblioteca di Ateneo e valente musicista alla guida di una propria formazione coral-strumentale di successo, il Collegium Vocale di Crema la direzione musicale.
Da allora, solisti strumentali e vocali, Coro ed Ensemble sono a servizio di tutte le attività dell'Università per i diversi momenti istituzionali, liturgici, culturali e formativi a Milano e nelle altre sedi padane; da allora Note d'InChiostro progetta e realizza concerti, corsi, seminari, laboratori accademici e Summer School, con la collaborazione di musicisti e specialisti di varie discipline interni ed esterni, per la Formazione Permanente o con altre caratteristiche e finalità, in Cattolica o in città.
La vita cultural-musicale di Note d'InChiostro è assai gratificante ma spesso altrettanto esigente, se si considerano – ad esempio - la volontà programmaticamente orientata a valorizzare innanzitutto le “risorse musicali” interne (rappresentate da studenti italiani e stranieri); le complessità connesse alla gestione, di anno in anno, di attività d’individuazione, reclutamento, valorizzazione, integrazione, rotazione di persone e competenze; la duttilità necessaria per adeguare un’iniziativa di questo tipo a una collocazione logistica in una cornice accademica, e via dicendo.
Per queste (e molte altre) ragioni il recente concerto che Coro ed Ensemble di Note d'InChiostro, diretti da Giampiero Innocente, hanno tenuto il 7 aprile in Aula Magna, può essere considerato il nostro modo di rivolgere un doveroso e sentito grazie a tutti coloro che, nel nostro Ateneo, ci hanno sempre offerto sostegno e collaborazione, assai di frequente rimanendo contagiati dal “sonoro entusiasmo” di Note d'InChiostro: le autorità accademiche, il Centro pastorale, la direzione di sede, Educatt e i collegi universitari, gli uffici e il personale della sede di Milano, numerosi docenti e studenti che hanno spesso seguito con passione le varie proposte di Note d’InChiostro.
E, nell’anno in cui si celebrano i 260 anni della nascita di Mozart, quella festa cultural-musicale a suggello del primo, intenso lustro di vita non poteva che essere dedicata al Genio di Salisburgo, con un programma che non ha inteso ripercorrere sentieri risaputi né riecheggiare facili abitudini d’ascolto. Il concerto ha, infatti, proposto una panoramica stimolante tanto sul piano della formazione musicale dei giovani esecutori, quanto su quello della rappresentazione culturale dell’esperienza mozartiana tra il 1768 ed il 1788, tra Vienna e Salisburgo, tra l’ambito sacro (vocale e strumentale) e quello cameristico per strumenti a fiato: sono stati infatti eseguiti il Benedictus Sit Deus K 117 (Vienna, 1768), la Messa K 259 Orgelsolo-Messe per coro e orchestra (Salisburgo, 1776) [Kyrie - Gloria - Credo] , due Kirchensonate K 244 e K 263 (Salisburgo, 1776), il Divertimento per fiati K 439b (Vienna, 1783) e il Trio per archi K 563 (Vienna, 1788). In una sorta di ghirlanda musicale, le forti sonorità dell’intero complesso che hanno realizzato la Messa K 259 (con la presenza di trombe naturali e timpani barocchi) si sono intrecciate a quelle delle formazioni più ridotte, capaci d’inflessioni più intimistiche ma altrettanto complesse.
Il lungo applauso che il pubblico ha tributato ai musicisti alla fine della serata fa ben sperare anche per gli appuntamenti fin qui programmati a conclusione di questa intensa stagione delle attività di Note d'InChiostro:
21 maggio: dieci studenti-pianisti daranno vita a una maratona pianistica in Aula Magna nell’ambito della rassegna cittadina di Piano City;
29 giugno: concerto del prestigioso University of London Chamber Choir, diretto da Colin Durrant, al quale parteciperanno anche i nostri coristi;
1-3 luglio: Summer School Letteratura e Musica, diretta dal professor Enrico Reggiani e dedicata a Robert Schumann, che si svolgerà a Premeno (Vco).
* docente di Letteratura Inglese alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e musicologo, responsabile scientifico Note d’inchiostro