Duecento università da tutta Europa. Seimila rappresentanti delle più importanti imprese e startup del continente. Una gara che coinvolge i migliori progetti nati tra le mura degli atenei più prestigiosi. È la Morpheus Cup, nata solo nel 2015, ma già riconosciuta come uno degli appuntamenti principali sul palcoscenico dell’innovazione digitale, tanto da aver ricevuto, subito dopo la prima edizione, numerosi elogi sulle pagine dei più importanti periodici, a partire da Forbes. L’evento si terrà a Lussemburgo a margine della Ict Spring Europe 2016, uno dei più importanti convegni per quanto riguarda l’Information-communication technology e il 10 e 11 maggio i protagonisti assoluti saranno gli studenti universitari: giovani provenienti da tutta Europa pronti a mettersi in gioco per dimostrare le proprie capacità.
E non poteva mancare la Cattolica, che parteciperà con ben tre team, tutti dalla sede di Piacenza. Tra questi, la prima squadra a iscriversi è stato Ne.Ha.Co., dalle iniziali dei cognomi dei membri: Alberto Negri (a sinistra nella foto), studente di International Managment, Lasse Hachem, studente danese della Copenaghen Business School, e Francesco Confalonieri (a destra nella foto), studente di General Managment e referente del gruppo. I tre giovani si sono messi in moto dopo la fine dell’Erasmus in Danimarca e da allora hanno già partecipato a diversi eventi simili alla Morpheus Cup.
«È un’occasione imperdibile – dice Francesco – sia per fare network e mettersi in gioco, ma soprattutto per divertirsi in modo costruttivo con amici e colleghi». La competizione, che mette in palio premi per 50.000 euro, grazie anche a sponsorizzazioni private, si terrà il 10 e l’11 maggio a Lussemburgo e vedrà i progetti in gara sfidarsi a colpi di innovazione e sostenibilità.
Diciannove categorie per oltre duecento team: «Abbiamo deciso di inviare sei diversi progetti – prosegue Francesco – che soddisfano i parametri delle categorie a cui siamo iscritti: per il settore Business and coding abbiamo progettato uno strumento elettronico per presentare e prevedere i budget delle Pubbliche Amministrazioni e delle piccole e medie imprese, mentre per la categoria Design and climate puntiamo su una linea di arredo “intelligente” per migliorare la qualità della vita domestica attraverso nuove microtecnologie per la misurazione e la regolazione di aria, temperatura e umidità degli ambienti attraverso lo smartphone».
Tra gli altri progetti anche un programma di formazione per i dipendenti delle aziende sul modello dell’Erasmus e un modello successorio attraverso fondi trust per meglio garantire gli eredi. Progetti che potranno sicuramente interessare gli oltre seimila rappresentanti di imprese, start-upper e finanziatori che presenzieranno alla manifestazione.
«Sono esperienze splendide, anche se non sono propriamente economiche. Tutti e tre ci siamo trovati dei lavori compatibili con lo studio per poterci permettere di cogliere queste opportunità. Io, ad esempio, devo lavorare un mese al bar dell’università per permettermi due giorni in Lussemburgo». Sudore e sacrificio che si spera saranno ben ripagati il 10 e l’11 maggio. D’altra parte, come dice lo stesso Francesco, «non vince l’idea più intelligente, ma la capacità di portare avanti la propria in team».