Secondo Eurobarometro, 2018 l’85% dei cittadini europei pensa che la diffusione di fenomeni di cattiva informazione rappresenti un problema per il loro Paese: la sovrabbondanza e la ridondanza dei contenuti, l’eccesso di rumore e fenomeni distorsivi - quali le fake news, le bolle informative e le echo chamber - contribuiscono infatti ad alimentare un senso di disorientamento. Per contrastare tale fenomeno appare fondamentale il ruolo dei leader di opinione come soggetti che possano agire in un’ottica di filtro, selezione e contestualizzazione delle news.

Una delle sfide principali che le istituzioni devono raccogliere è quindi identificare le caratteristiche e i modelli di influencing dei nuovi leader di opinione, rendendoli parte attiva dei flussi comunicativi. Questo è l’obiettivo del progetto Opinion Leader 4 Future promosso da Almed (Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo) dell’Università Cattolica, in collaborazione con Credem (Credito Emiliano).

«In una prospettiva di dialogo e di collaborazione con la società e con le parti sociali”, ha dichiarato Mariagrazia Fanchi, Direttore Almed, “Opinion Leader 4 Future è nato dal confronto e dallo scambio con il Gruppo Credem, ponendosi come primo obiettivo quello di identificare i bisogni, la domanda di conoscenze che le imprese e la società esprimono. Nello spirito della Terza Missione, Università Cattolica, attraverso il sistema delle Alte Scuole di cui Almed fa parte, ha creato un percorso di ricerca per comprendere i processi di creazione dell’opinione».

Credem sostiene con convinzione la ricerca e il dibattito accademico, e il progetto Opinion Leader 4 Future costituisce un grande potenziale per la creazione di dialogo, confronto e arricchimento per tutta la collettività. L’istituto ha aderito con entusiasmo alla scelta di Almed di portare avanti con decisione questo progetto perché ritiene che una corretta informazione sia alla base della possibilità di porre in essere, consapevolmente, quelle scelte che ciascuno di noi compie giornalmente e che influenzano la nostra vita. Il progetto ha particolare valore poiché lo studio del fenomeno è affrontato dall’Università Cattolica con esponenti accademici di altissimo profilo ed elevate competenze.  

Il progetto partito in questi mesi, prevede uno sviluppo pluriennale e opererà su tre piani interconnessi: la ricerca continuativa, l’osservazione di casi pratici e la disseminazione dei risultati.

La ricerca continuativa è finalizzata a comprendere caratteristiche e modalità di funzionamento dei processi di influencing online e offline, attraverso la messa a punto di modelli interpretativi e di nuovi tool di analisi. Si parte con l’identificazione per i diversi cluster generazionali dei luoghi topici della costruzione delle opinioni (istituzioni, arene mediali, community), per poi passare ad analizzare i processi di costruzione della reputazione e di attivazione della fiducia.

In parallelo alla ricerca continuativa, l’interpretazione di casi di studio permetterà di testare la validità degli strumenti di analisi individuati e di esplicitare la crescente rilevanza degli opinion leader. 

Ogni passo dell’indagine verrà raccontato e reso pubblico attraverso un fitto programma di workshop, eventi, attività digitali e continui aggiornamenti social sui canali ufficiali di Almed e Credem con l'hashtag #OpinionLeader4Future. Al progetto è stata anche dedicata un'area specifica del sito dell’Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo (Almed), in cui si racconteranno i diversi step della ricerca, i dati via via raccolti e si proporranno approfondimenti legati al tema.

«Uno dei principali obiettivi del progetto è alimentare una continua sinergia tra analisi e racconto dei risultati al fine di valorizzare il dialogo tra il mondo accademico, il rigore della ricerca e il mondo delle imprese con le loro logiche di approccio al mercato, trovando per ogni caso differenti e specifiche strategie di disseminazione», ha dichiarato Sara Sampietro, ricercatrice Università Cattolica a cui è affidata la gestione del progetto.

La prima case history riguarda la circolazione delle news e la creazione delle opinioni durante il lockdown.
Primo banco di prova e sfida della ricerca è stata la messa a sistema di un ampio plesso di studi condotti durante il lockdown sulle direzioni, la velocità e i modi di diffusione delle informazioni. L’approfondimento ha coinvolto professori e docenti dell’Università Cattolica, ricercatori esterni e personalità del mondo dell’editoria e del giornalismo. I contributi raccolti in formato video sono oggi disponibili sul sito del progetto Opinion Leader 4 Future (Almed – Università Cattolica) e offrono un primo affondo sui modi e le forme con cui si costruisce oggi l’opinione, su un tema cruciale come la salute individuale e pubblica.

Dalla lettura trasversale degli interventi sono emersi interessanti spunti di riflessione tra cui l’assenza di una narrazione condivisa per spiegare e inquadrare la crisi, la moltiplicazione degli opinionisti e la costante mutabilità dei trend di opinione. Di fronte alla ridondanza informativa ogni individuo ha provato a mettere in atto processi di ordinamento dei contenuti e di selezione delle fonti, al fine di creare personali modelli interpretativi e orientare i propri comportamenti.

L’autodisciplina e la messa a punto di buone pratiche sembrano quindi rappresentare il corretto strumento per approcciarsi ai nuovi modelli di diffusione dell’informazione. 

IL PROGETTO HA VISTO COME ATTIVI CONTRIBUTORI (in ordine alfabetico): 

Piermarco Aroldi, Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Direttore centro di ricerca Osscom; Marialuisa Bionda, CEO di 2B Research & Analysis; Patrizia Cappelletti, ricercatore centro di ricerca ARC; Fausto Colombo, Direttore del Dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo; Federico di Chio, SVP, Corporate Strategy and Marketing Mediaset; Ruggero Eugeni, Docente di Semiotica dei media e Direttore del master di Media relation; Mariagrazia Fanchi, Docente di Cinema, fotografia, televisione e Direttore Almed; Chiara Giaccardi, Docente di Sociologia e antropologia dei media; Marco Lombardi, Direttore del Dipartimento di Sociologia; Mauro Magatti, Docente di Sociologia generale e Direttore del centro di ricerca ARC; Ruben Razzante Docente di Diritto dell'informazione e fondatore del portale www.dirittodellinformazione.it; Sara Sampietro, ricercatrice per il progetto Opinion Leader 4 Future, Massimo Scaglioni, Docente di Storia dei media e Direttore del master Fare tv; Alberto Stracuzzi, Market Research Director di Blogmeter; Matteo Tarantino, fellow e Docente di Media e reti sociali; Alessandro Tommasi, CEO e co-founder Will_ita;  Luca Tremolada, giornalista de Il Sole 24 Ore.