«Chi lo sa, magari un giorno potrà diventare il garage di Steve Jobs». È l’auspicio del rettore Franco Anelli al “battesimo” di ConLab, il Contamination Lab che l’Università Cattolica ha deciso di aprire per studenti che stanno progettando startup. Il nuovo spazio creativo di coworking ha sede in via San Vittore 43 e sostituisce il vecchio centro stampa dell’Ateneo.
Il progetto punta a far emergere idee imprenditoriali innovative, favorire una crescita personale e professionale dei ragazzi coinvolti e avviare processi che creino nuove occasioni occupazionali per i neolaureati della Cattolica, accompagnandoli nell’inserimento del mondo del lavoro.
Inserito nell’elenco qualificato degli spazi di coworking del Comune di Milano, ConLab ha come interlocutori privilegiati le alte scuole, i centri di ricerca e i dipartimenti dell’Ateneo. Partnership permanenti saranno attivate con progetti come Dr. Start-upper e Start Cup Lombardia. Inoltre rappresentanti di Formaper di Camera di Commercio di Milano e Assolombarda potranno costruire partnership permanenti con il progetto.
«La finalità del progetto» dichiara Federico Rajola direttore di Ilab «è quello di offrire un vantaggio competitivo ai nostri studenti che possono creare una startup potendo contare, da subito, su uno spazio fisico dove lavorare, un programma formativo dedicato, un team con competenze differenziate e una rete di esperti esterni all’università pronta a offrire utili consigli».
Lo spazio, aperto dalle 8.30 alle 18.30, è dotato di 16 postazioni, rete wifi e meeting room. Gli studenti potranno usufruirne per sei mesi (prorogabili fino a un massimo di 12).
Per accedere bisogna iscriversi a un bando a partire dal quale «verranno scelti i progetti migliori» spiega Mario Gatti, direttore della sede milanese dell’Ateneo. Possono partecipare gruppi composti da minimo due persone fino a un massimo di sei. Ogni team deve essere composto da studenti di laurea triennale e magistrale o dottorandi laureati in Università Cattolica. Del team possono far parte anche studenti esterni purché abbiano comprovate competenze nell’ambito in cui si sviluppa il progetto candidato.
ConLab offre anche un’attività di formazione che parte da corsi intensivi, workshop, summer e winter school. L’offerta formativa prevede anche incontri con esperti focalizzati in business administration, economic strategy, development business analysis. Si potrà usufruire anche di un supporto legale e amministrativo e di un networking per creare all’interno e all’esterno della community di Conlab una rete di contatti importanti. La comunicazione del progetto è stata curata e gestita interamente online, in modalità green e senza costi aggiuntivi rispetto alle spese vive dello spazio in dotazione agli studenti.
Al primo bando hanno partecipato con i loro progetti 21 team. I vincenti sono 4 e sono già al lavoro nello spazio di San Vittore. I quattro team sono composti sia da ragazzi della Cattolica, ma anche della Statale, della Bocconi e del Politecnico.
Hego vuole diventare una digital community di sportivi amatoriali, UpConscious vuole integrare: il Design Made in Italy, la Responsabilità Sociale e l’Upcycling, Alesco progetta di sviluppare una app che aiuti nell’acquisto di prodotti alimentari chi soffre di intolleranze e allergie. Infine i ragazzi di Unicorner mirano a realizzare un sito che permetta agli studenti universitari di trovare lavoro durante il periodo universitario.