Earth due parole sul futuro è un progetto artistico di presentato sotto forma di installazione, frutto di un ampio coinvolgimento di studiosi, per riflettere sul destino del Pianeta Terra. È allestito nel chiostro ionico di largo Gemelli a Milano e resterà esposta fino al 31 maggio.
Il lavoro prende spunto dagli ostraka, cocci su cui nella Grecia Classica gli ateniesi votavano per condannare all’esilio, appunto all’ostracismo, i cittadini ritenuti pericolosi per lo Stato. L’opera è infatti caratterizzata da un insieme di frammenti di terracotta, su ognuno dei quali sono incise due parole: la prima da ‘esiliare’, da non dover usare più, e la seconda da ‘accogliere’, sostenere maggiormente, per il bene del Pianeta. Le parole da incidere sugli ostraka sono state chieste a 550 studiosi e ricercatori di novanta tra Accademie, Università e Centri di Ricerca di buona parte del mondo, tra cui 18 professori dell'Università Cattolica. Le risposte hanno permesso di realizzare altrettanti frammenti di ceramica, su cui sono state incise più di 1.100 parole, che formano in maniera simbolica una grande intelligenza collettiva, rappresentando una buona sintesi del pensiero contemporaneo su un tema così grande e importante.
Una forma antica che, con la voce di tanti studiosi, cerca di stimolare riflessioni su passato, presente e futuro del Pianeta.
L’opera si presenta come una piazza aperta dove la luce e l’ombra, il pieno e il vuoto, le parole e il silenzio, dialogano in un equilibrio variabile, su un suolo fatto di frammenti, che circondano una scultura raffigurante un uomo malridotto, consumato, colto in un momento di riflessione e di presa di coscienza. L’installazione è itinerante. È stata presentata ed esposta alla Scuola Normale Superiore di Pisa, all’Università di Firenze, all’Università Ca’ Foscari di Venezia, al Campus Einaudi (Main Hall e biblioteca N. Bobbio) dell’Università di Torino, all’Università di Cassino, al Museo di Paleontologia dell’Università della Calabria, al Muspac Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea dell’Aquila, nel Chiostro di Sant’Agostino a Veroli, all’Università Federico II di Napoli, in occasione del XXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Ecologia, nel Museo Dei Cicli Geologici di Allerona, nel Palazzo comunale di Città di Castello e, con l’Università degli studi di Perugia,nel Complesso Monumentale di San Pietro. L'Università Cattolica è il tredicesimo sito che ospita l'installazione.