di Giacomo Bailetti *

Un universo di volti e di accenti, ora effervescenti e irrequieti, ora schivi e riservati. Siamo diversi, lontani, sparsi per il globo. Eppure tutti protesi a chiederci cosa si possa fare, insieme, per rendere meno ingiusto questo mondo. Sono i giovani di tutto il pianeta che partecipano al villaggio “life&lifestyle”, presieduto dall’economista Leonardo Becchetti. Si tratta di uno dei 12 gruppi, che stanno lavorando in vista dell’evento mondiale The Economy of Francesco, che avrebbe dovuto svolgersi Assisi a marzo e che è stato spostato a fine novembre a causa del coronavirus. 

The Economy of Francesco è un evento voluto da Papa Francesco ed è rivolto ai giovani under 35 di tutto il mondo, senza distinzione fra credenti (di qualsiasi fede) e non credenti. 

Nella lettera-appello di convocazione il Pontefice propone ai partecipanti di stringere un “patto per cambiare l’attuale economia e dare un’anima all’economia di domani” perché sia “più giusta, inclusiva e sostenibile, senza lasciare nessuno indietro”. Il noto economista Stefano Zamagni, uno degli organizzatori, è convinto che l’evento “provocherà uno scossone”.

Fra le migliaia di giovani che hanno presentato la propria candidatura, i 2mila che sono stati scelti provengono da 115 diversi Paesi del mondo. Sono studiosi di economia e altre discipline affini, imprenditori e dirigenti, change-makers promotori di attività al servizio del bene comune e di una economia giusta, sostenibile e inclusiva.

Fra i partecipanti vi sono anche alcuni minorenni, come la ragazzina thailandese, chiamata la “Greta della Thailandia”, che lavora sin da quando aveva 8 anni per ridurre la plastica nel suo Paese. 

A lavorare fianco a fianco con gli young ci sono poi i senior, tra i quali ci sono anche io, grazie all’invito che mi ha fatto il professor Luigino Bruni, direttore scientifico del Comitato organizzatore (composto dalla diocesi di Assisi, dal Comune di Assisi, dall’Istituto Serafico di Assisi e da Economia di Comunione).

La pandemia ha impedito l’incontro ad Assisi ma non l’avvio dei lavori e il dialogo fra i partecipanti grazie all’utilizzo di piattaforme online. Sin dall’inizio, del resto, “The Economy of Francesco” è stato concepito come un processo che non avrebbe dovuto esaurirsi con il pur importantissimo evento nella città umbra, ma che sarebbe iniziato prima del meeting per proseguire anche dopo.

I senior e gli young quindi si sono distribuiti fra i 12 gruppi, chiamati “villaggi”, ciascuno dei quali si occupa di uno specifico tema. Nel nostro villaggio “stili di vita” c’è il team che si occupa delle decisioni di consumo, quello che si interessa dell’impatto che lo stile di vita provoca sull’ambiente, quello che tratta il tema dell’educazione e così via.

Io e altri due senior abbiamo costituito il team che si occupa di finanza. Ci occupiamo di come le persone decidono — e di come dovrebbero decidere — l’investimento del proprio risparmio. 

Quando scegliamo di far fruttare il nostro denaro affidandolo a una banca, oppure sottoscrivendo azioni o obbligazioni emesse da una società, oppure ancora acquistando quote di un fondo comune di investimento, siamo interessati solo al rendimento che possiamo conseguire oppure vogliamo anche assicurarci che i nostri soldi non vadano a sostenere imprese inquinanti o che ingannano i consumatori o che non trattano i dipendenti in modo corretto? Se diventiamo azionisti di una società, ci preoccupiamo di esercitare forme di azionariato attivo, pretendendo che la società di cui siamo soci agisca nel rispetto delle regole, quali quelle per esempio relative alla tassazione?

Questi sono alcuni degli interrogativi su cui stiamo indagando e riflettendo.

I miei compagni di viaggio senior sono due avvocati che si occupano di diritto dell’economia: una avvocatessa argentina, Cecilia Amieva, e un avvocato-teologo, Klaus Da Silva Raupp, che ora vive a Boston e che ha scritto anche per la nostra casa editrice bresciana Queriniana. Fra i giovani ci sono tutti i colori e le lingue del mondo. 

* docente a contratto dell’Università Cattolica e membro della Società Italiana degli Economisti