Due importanti new entries nell’edizione 2019 del Charity Work Program. Sono il Nepal e la Romania, seconda destinazione europea dopo l’Albania a rientrare nel programma.
In Nepal gli studenti iscritti a un corso di laurea della facoltà di Scienze della Formazione trascorreranno il loro periodo di volontariato presso la Ong Engage. Inclusive change through volunteerism, associazione impegnata nel con¬trasto dell’emarginazione dei giovani con disabilità fisiche attraverso interventi volti a rafforzare il loro percorso di crescita ed empowerment personale e professionale.
Il progetto in Romania messo a disposizione dall’Associazione di volontariato “Drum Bun” e aperto a tutti gli studenti iscritti a un corso di laurea del nostro Ateneo, si svolgerà presso “Casa Speranza”, una comunità di suore dell’ordine di San Giuseppe, che ospita circa una cinquantina tra bambini e ragazzi in stato di abbandono o allontanati dalle famiglie, dove gli studenti saranno coinvolti nell’organizzazione e nell’animazione delle attività estive in affiancamento ai volontari presenti e alle suore.
In totale sono più di cinquanta gli studenti che la prossima estate scriveranno una voce nuova nel proprio Cv grazie al Charity Work Program, il programma di volontariato internazionale promosso dal Centro di Ateneo per la Solidarietà internazionale (Cesi). Un’iniziativa che, grazie al contributo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori e ai fondi del 5 per mille, da dieci anni offre l’opportunità di vivere un’esperienza di volontariato in Paesi emergenti e in Via di Sviluppo.
Giunto alla sua undicesima edizione, il Charity Work Program si conferma come una delle esperienze estive che coniugano crescita personale e formazione professionale. Per questo è scelta da un sempre crescente numero di studenti, come emerge dal significativo aumento delle richieste di partecipazione: nel 2018 hanno preso parte alle selezioni 275 studenti provenienti da tutte le facoltà e da tutte le sedi dell’Università Cattolica con un incremento pari al 18% rispetto all’edizione dell’anno precedente.
Nel corso degli anni il Charity è stato modulato in modo da rappresentare un percorso sempre più coerente con gli studi: numerose destinazioni sono aperte infatti solo a studenti di determinate facoltà, privilegiando percorsi ad hoc sulle discipline insegnate in Ateneo. In alcuni di questi casi, per offrire un’esperienza ancora più completa, il periodo di permanenza all’estero è di due mesi.
Mentre prosegue l’allargamento del programma anche a neolaureati e iscritti a master, dottorati e scuole di specializzazione, il Charity Work Program continua ad arricchirsi di nuove destinazioni e nuove partnership con Ong e Onlus che lavorano in Africa, Asia e Sud America. Ventuno progetti in 16 Paesi ospiteranno gli studenti i quali, grazie alle scholarship della durata di 3 – 8 settimane, potranno vivere la loro esperienza di volontariato in Albania, Bolivia, Brasile, Camerun, Etiopia, Ghana, Guatemala, India, Madagascar, Messico, Nepal, Romania, Senegal, Terra Santa, Zambia e Uganda.
Le prime partenze sono previste già nel mese di giugno: due studenti si recheranno a Mbalmayo, in Camerun, presso il Centre de Promotion Sociale (Cps), dove affiancheranno lo staff locale della Ong Centro Orientamento Educativo (Coe) nelle attività di progetto finalizzate a promuovere lo sviluppo umano, culturale e spirituale della popolazione locale, a migliorare le condizioni di vita dei detenuti e a promuovere i diritti dell’uomo; due studenti partiranno invece per la Missione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida di Shire, in Etiopia, dove saranno coinvolti nell’organizzazione e nell’animazione del campo estivo rivolto ai bambini e ai ragazzi di età compresa tra i 3 e i 16 anni.