Sempre più fisici nelle aziende per la loro capacità di problem solving: dal campo sanitario a quello ambientale, dai mercati finanziari alla meteorologia, dall’elettronica alla gestione dell’energia, dalle comunicazioni alle investigazioni scientifiche.
Questo è emerso dal V° Congresso dell’Associazione Nazionale Fisica e Applicazioni (ANFeA), l’associazione professionale dei laureati e dottori in fisica riconosciuta dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il convegno, organizzato in collaborazione con AIB e Confartigianato, ha portato in Cattolica numerose realtà imprenditoriali che guardano all’innovazione dei loro processi produttivi.
La figura del fisico professionista oggi rappresenta l’anello di congiunzione fra la ricerca di avanguardia e il mondo produttivo, contribuendo a introdurre nelle imprese le innovazioni che il mercato oggi sollecita, aiutando la loro crescita. In questi anni di trasformazione, la figura del fisico non è più identificata solo nella ricerca e/o nella didattica ma è anche proiettata verso importanti esperienze di collaborazioni aziendali. Forte del particolare approccio sistemico nel “problem solving”, tale figura è molto apprezzata dalle imprese che necessitano sempre più di personale in grado di operare con metodo, precisione e competenza, capace di trasformarsi in modo dinamico per accompagnare l’innovazione tecnologica delle aziende.
Un concetto ribadito anche da Giuseppe Pasini, presidente dell’Aib e del gruppo Feralpi di Lonato del Garda. “Un’indagine da noi condotta indica che sono richieste figure con competenze scientifiche, matematiche e fisiche per meglio affrontare la digitalizzazione industriale. Risorse, però di cui l’intero Paese scarseggia: colpa di una mancanza di dialogo tra il mondo della scuola e quello imprenditoriale”.
Nel tempo sono cambiate le esigenze e le richieste. “Le aziende tradizionali stanno lasciando il passo a realtà più innovative, guidate da giovani con nuovi stimoli, idee e voglia di emergere a livello internazionale, - ha aggiunto Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia. La fisica è presente nell’artigianato ed è all’avanguardia.”
Sono poi seguite le testimonianze di chi si occupa di sensori nanotecnologici, di chi si diletta con i rischi della saldatura, chi di bonifiche e chi invece è finito in banca a elaborare modelli per la gestione del rischio, ma c’è anche chi va a controllare l’essicazione del salame.