Si sono svolti giovedì 1° febbraio i funerali del professor Agostino Fusconi, per molti anni docente di Economia del mercato mobiliare alla facoltà di Economia della sede milanese dell’Università Cattolica.
Fusconi, morto improvvisamente nella notte del 29 gennaio, oltre alla docenza, ha svolto gli incarichi di consigliere di amministrazione dell’Università Cattolica per tre mandati, direttore del Dipartimento di Scienze dell’Economia e della gestione aziendale, presidente dell’Isu e poi di Educatt, presidente dell’Organismo di Vigilanza di Ateneo.
Le esequie si sono svolte nella Basilica di Sant’Ambrogio, dove è arrivato il corteo funebre proveniente dalla camera ardente allestita nella cappella del Sacro Cuore in largo Gemelli. Il rito è stato presieduto da monsignor Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza ed ex assistente ecclesiastico generale dell’ateneo, e concelebrato dall’attuale assistente generale monsignor Claudio Giuliodori, e da diversi sacerdoti dell’università.
Al termine della celebrazione, in una chiesa gremita di colleghi e amici che hanno accompagnato la salma insieme ai familiari, lo hanno ricordato il preside della facoltà di Economia Domenico Bodega, la sua allieva Paola Fandella, docente alla stessa facoltà, la figlia Elisabetta e un amico di famiglia.
«Agostino Fusconi è stato un riferimento professionale, di comportamento, di un modo di vivere l’Università. Ha trasmesso la determinazione, la curiosità, l’insoddisfazione, la ricerca costante del meglio, il gusto del camminare, l’amore per i dettagli, l’attenzione alla perfezione, il senso dell’ironia, l’importanza della memoria. Ben consapevole che il vero insegnamento si concentra sull’esempio» ha affermato il professor Bodega.
Il preside ha espresso, in particolare, «l’ammirazione e il ringraziamento per un esempio che con maestria, arguzia e ironia ha aiutato molti di noi a interpretare le responsabilità con stile sobrio e legato ai fatti». Il professor Bodega ha infine ricordato il legame speciale di Agostino Fusconi con i propri studenti: «”Mi piace molto insegnare - diceva - soprattutto perché, mentre insegno, imparo, imparo ancora”. È in questo suo dedicarsi al progetto educativo, con pazienza e fermezza intellettuale, che si esprime la sintesi della sua missione».
Di carattere molto personale il ricordo dell’allieva Paola Fandella: «Mi ha insegnato a guardare al di là dei numeri e delle mere regole della finanza e a cercare di capire il significato degli eventi, il perché e le conseguenze degli accadimenti, sempre con attenzione alle loro conseguenze sul piano umano e sociale. La sua ricchezza intellettuale sembrava non saziarsi mai, sempre pronto a interessarsi di tutto ciò che potesse essere di stimolo per creare qualcosa di bello e di significativo».
La professoressa Fandella ha ricordato, infine, i progetti culturali aperti alla città, realizzati insieme al professor Fusconi: dai Promessi sposi alle Confessioni di Sant’Agostino a cui era particolarmente legato. Perché, come affermava il Vescovo d’Ippona, “nutre la mente solo ciò che la rallegra”.