Scoprire i legami fra i nodi e i numeri, ascoltare le onde gravitazionali, fare bolle di sapone per risolvere problemi matematici, ammirare immagini dal nanomondo, ma anche dare sfogo alla propria creatività con l’arte di dipingere con la luce. Per il quinto anno consecutivo la sede di Brescia dell’Università Cattolica partecipa a MeetMeTonight, la Notte europea dei Ricercatori, in programma al dipartimento di Matematica e Fisica (via Musei 41) venerdì 30 settembre, dalle 9 alle 18.
La giornata inizia con la “Danza della frazioni” per scoprire i legami sorprendenti e quasi magici fra "nodi" e "numeri" e per i più golosi assaggio finale di biscotti a forma di nodo.
Nei laboratori di fisica (9-13; 14.30-18) si potranno ammirare le fotografie superveloci del nanomondo, con laser a caccia dei processi fisici più veloci in natura, scoprire i materiali quantistici ormai indispensabili per le tecnologie del futuro, manipolare atomi e molecole per creare nuovi materiali artificiali e vedere il mondo in due dimensioni, passando dal grafene ai nanotubi di carbonio.
Chi ama la fisica ma anche l’arte, potrà prendere parte al Photo Booth di Light Painting. Ovvero l’arte di dipingere con la luce. Tutti i partecipanti, entrando in luogo oscurato in gruppo o singolarmente, potranno dar spazio alla loro creatività, realizzando scie, disegni e scritte di luce nello spazio. Saranno inoltre ritratti in fotografie con effetti mozzafiato che lasceranno a bocca aperta.
Una postazione con cuffie permetterà di ascoltare le nuove onde gravitazionali scoperte di recente dall’interferometro del laboratorio americano Ligo. Una scoperta che avalla un’idea degli antichi astronomi. Pitagora, infatti, riteneva che il sole, la luna e il sistema solare, per effetto dei loro movimenti, producesse un suono continuo, un’armonia impercettibile all’orecchio umano.
Per tutta la giornata si potranno ammirare installazioni concrete relative a celebri problemi matematici di minimo, come quello della brachistocrona (curva di tempo minimo), della catenaria o delle superfici minime.
I ricercatori di matematica proporranno degli esperimenti con le bolle di sapone per mostrare esempi di superfici minime, immergendo in acqua saponata dei telai metallici come già fece nel 1800 il fisico belga Joseph Plateau, quando osservò che, grazie alle proprietà di tensione superficiale dei liquidi si formava sul telaio una lamina sottilissima con notevoli proprietà matematiche. Ancora una volta la natura ci offe soluzioni che la matematica fatica a trovare: tra tutte le lamine che possono appoggiarsi al telaio metallico quella che la natura dà è quella che minimizza l'area.
Anche quest’anno ci si potrà, infine, divertire al banchetto interattivo con rompicapo matematici.