L’organizzazione è la migliore medicina per il sistema sanitario: nasce da questo tema la conferenza internazionale “Organizing for Health”, promossa dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari (ALTEMS) della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica, che si terrà giovedì 12 settembre alle ore 9.30 nell’Auditorium della Sede di Roma.
Quattro le parole-chiave che declineranno il ruolo dell’organizzazione per promuovere l’efficacia e l’efficienza dei sistemi sanitari: sfide, innovazione digitale, valori, cambiamento. Intorno a questi temi si alterneranno il confronto e gli interventi di esperti nazionali e internazionali.
I lavori saranno aperti da Franco Anelli, Rettore dell’Università Cattolica, Domenico Bodega, Preside della Facoltà di Economia e Rocco Bellantone, Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Ateneo. Coordinerà l’evento Americo Cicchetti, Direttore dell’ALTEMS e Ordinario di Organizzazione aziendale alla Facoltà di Economia dell’Università Cattolica.
Dalle olle ore 10.30 seguiranno le quattro sessioni dedicate a letture e interventi sui temi-chiave della conferenza (“Challenges”, “Digital innovation”, “Change”, “Value”) fra cui quelli di Walter Ricciardi, Franco Sassi, Yinghao Chen, Silvio Brusaferro, Magda Rosenmoeller, Paolo Benanti, Joseph D. Restuccia, Renaldo N. Battista, Joseph S. Gonnella, Gianni Lorenzoni, Guido Rasi, Giovanni Scambia.
Alle ore 17.30 avrà inizio la tavola rotonda, condotta dal giornalista Roberto Iadicicco, dal titolo “Organizing for Health”, alla quale parteciperanno Marco Elefanti, Renato Botti, Antonio Gaudioso, Andrea Mandelli, Francesco Ripa di Meana, Massimo Scaccabarozzi, Andrea Urbani, Teresa Petrangolini, Fiorenzo Corti, Paolo Foggi e Fabrizio d’Alba.
“Non c’è buona medicina senza organizzazione – spiega il professor Americo Cicchetti – Il Servizio Sanitario nazionale italiano è tra i pochi a livello europeo ad aver mantenuto un’impronta universalistica anche se l’accessibilità ai servizi e la loro qualità è variabile a seconda delle regioni e spesso al loro interno”. “La variabilità degli esiti clinici – continua Cicchetti - dipende solo in parte dal livello innovativo dei farmaci disponibili, dalla presenza di robot chirurgici o dalla presenza di bravi medici: essa risiede anche nella qualità dell’organizzazione”.